• Seguici su:
TEATRO

Un vecchio mozzo rimasto a terra, un catatonico prigioniero della sua infanzia e una vedova che festeggia il capodanno con il defunto marito. La Trilogia degli occhiali, nuova creazione della regista siciliana, raccoglie il punto di vista di chi si rifugia nel passato perché ha paura di vivere il presente 


di Anna Colafiglio

Ed eccoci di nuovo alle prese con Emma Dante, la superstar del teatro italiano, che riempie platee, attira applausi scroscianti e, ogni tanto, anche qualche dissenso in sordina. Eccoci alle prese con un nuovo spettacolo che ne condensa tre, autonomi gli uni dagli altri eppure indissolubilmente legati dal fil rouge di un oggetto che diviene astrazione simbolica: gli occhiali.   Acquasanta, Il castello della Zisa e Ballarini: tre capitoli di una saga nella quale i protagonisti sono “creature che usano gli occhiali per difendersi dal mondo e per guardarlo come meglio credono. Ognuno d
21 Febbraio 2011

TEATRO

Le pulle di Emma Dante racconta le martoriate esistenze che popolano un bordello palermitano


di Anna Colafiglio

Ne parlava Jean Genet nel suo quasi-dimenticato capolavoro Notre Dame des Fleurs, di candide sposine en travesti che sognano l’eterno amore ("Ho il cuore in mano, e la mano bucata, e la mano nel sacco, e il sacco chiuso, e il mio cuore è in trappola", diceva Divine); torna a parlarne Emma Dante con il suo Le pulle ("puttane" in palermitano), uno struggente affresco della perdizione che la stessa Dante, regista e autrice dei testi, definisce "operetta amorale": è un drammone musicale in technicolor, il dispiegarsi di cinque martoriate esistenze
09 Febbraio 2010