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LIBRI - NARRATIVA

La memoteca. Archivio di storie e passioni offre al lettore un "giro di assaggi" dalla storia della città siciliana, un crocevia di aneddoti e ricordi dall'adolescenza. Sono schizzi, spesso lasciati appositamente aperti per solleticare l'immaginazione di chi li legge


di Mario Minarda

Palermo, come alcune tradizionali rappresentazioni letterarie raffigurano, è sempre stata un caleidoscopio di avventure bislacche, un brulicante "repertorio dei pazzi", per dirla con Roberto Alajmo, che rimbalzano affannosamente da una storia all’altra, in cerca di identità perdute, amori non-corrisposti, sghembe fisionomie geo-culturali, gusti insoliti e sentimenti forti. Vite strampalate, scenari divertiti, sull’orlo di una maliziosa leggerezza coinvolgente.   Consapevole forse di ciò, partendo dal suo funambolico scrigno memoriale e servendos
28 Gennaio 2013

LIBRI - NARRATIVA

Per Davidù la boxe è una passione ereditata, dal papà e prima ancora dal nonno. Il capoluogo siciliano raccontato dall'attore e narratore Davide Enia nel suo primo romanzo Così in terra, è un ring dove nel corso degli anni si impara la lotta per la sopravvivenza.


di Stefano Nicosia

Davidù ha nove anni quando sale sul ring per la prima volta: da quel momento non ne scenderà più, fino al combattimento per il titolo nazionale. La Palermo dove è nato e cresce il protagonista del primo romanzo di Davide Enia è, in realtà, essa stessa una palestra da boxe per i personaggi: c’è chi i pugni li dà, chi li prende soltanto, chi impara ad incassare e a tenere alta la guardia.   Toccherebbe sin da subito fugare i dubbi: è un libro su Palermo? Sulla boxe? Sulla crescita di un ragazzino del proletariato urbano? T
30 Maggio 2012

LIBRI

L'autore de Il tempo materiale torna in libreria con Spaesamento: tre giorni di fine agosto tra Mondello e piazza Politeama. Per comprendere gli abissi della città e dell'Italia di Berlusconi, con una scrittura precisa come un bisturi


di Matteo Di Gesù

Mi sono trovato d’accordo con chi ha salutato l’esordio narrativo di Giorgio Vasta (Il tempo materiale, Minimum fax 2008) come uno dei più significativi degli ultimi anni. Evidentemente non sono stato il solo: il romanzo è in corso di pubblicazione in Francia, Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti. Così, mi sono fiondato vorace su questo nuovo Spaesamento uscito da un paio di mesi per Laterza.   Le aspettative non sono andate deluse: si tratta di un resoconto minuzioso, scritto in prima persona, di tre giorni in una afosa Palermo di fine ago
26 Luglio 2010

MOSTRE

Il fotografo Giovanni Chiaramonte indaga le facce dell'immigrazione e il modo in cui si inseriscono nei contesti urbani di Palermo e Milano. L'Altro. Nei volti nei luoghi illumina un nuovo modo di abitare


di Anita T. Giuga

Giovanni Chiaramonte inizia nel 1999 una perlustrazione commissionata dalla facoltà d’Architettura di Palermo. È un progetto ambizioso che, nelle intenzioni, dovrebbe esplorare “il cerchio stretto delle cose intorno a noi”, come diceva Elio Vittorini. Così, infatti, è stato. Cambia una città con l’immigrazione? Come si può arrivare a un progetto che implica l’architettura “per la casa degli altri”? Queste domande, ricordate dal preside della facoltà Pasquale Culotta durante il workshop che ha affiancato
08 Giugno 2010

TEATRO

Le pulle di Emma Dante racconta le martoriate esistenze che popolano un bordello palermitano


di Anna Colafiglio

Ne parlava Jean Genet nel suo quasi-dimenticato capolavoro Notre Dame des Fleurs, di candide sposine en travesti che sognano l’eterno amore ("Ho il cuore in mano, e la mano bucata, e la mano nel sacco, e il sacco chiuso, e il mio cuore è in trappola", diceva Divine); torna a parlarne Emma Dante con il suo Le pulle ("puttane" in palermitano), uno struggente affresco della perdizione che la stessa Dante, regista e autrice dei testi, definisce "operetta amorale": è un drammone musicale in technicolor, il dispiegarsi di cinque martoriate esistenze
09 Febbraio 2010