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FILM

Prende il titolo dalla vecchia altalena "calcinculo" il nuovo film di Danis Tanovic. L'autore di No man's land guarda alla Jugoslavia del 1991: i ritorni, le partenze e i piccoli avvenimenti che animano la quotidianità di un paesino, poco dopo che il muro è caduto, poco prima che la inizi guerra


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Finalmente una pellicola che ha una vicenda piena e compiuta da raccontare, e lo sa fare bene, con i ritmi e i dettagli giusti, riadattando un impianto classico alla realtà quotidiana di vite ordinarie, in prossimità del precipitare della Storia.     Siamo in Erzegovina, nel 1991, dopo la caduta del muro di Berlino che segnerà la fine del comunismo, preparando la Jugoslavia del dopo Tito alla guerra fratricida fra Serbi, Croati, Sloveni e Macedoni. Su una Mercedes rossa, sfolgorante di cromature, torna al villaggio nativo lo spregiudicato e maturo Divko, sin
31 Maggio 2011

LIBRI

Un ordigno micidiale creato da Stalin e attivabile con una telefonata, la possibilità di cibarsi di deiezioni per risolvere i problemi dell'Est europeo: sono alcune delle trovate (pessime) dello scrittore bulgaro nei racconti di Mitologia del tempo che cambia


di Giovanni Zagni

La raccolta Mitologia del tempo che cambia include undici brevi racconti dello scrittore bulgaro Alek Popov, scritti tra il 1990 e il 2007. Lo scenario è quello dell'Est europeo post-sovietico, grigio e deprimente. I personaggi sono piccoli delatori, imbroglioni o povera gente; gli avvenimenti, in gran parte fantastici.    E' quel genere di fantastico che si intreccia al quotidiano, fatto di figure misteriose che perseguitano il protagonista, di ossessioni irrazionali, di pazzie improvvise: l'atmosfera da guerra fredda, l'onnipresenza ostile e repressiva delle autori
08 Luglio 2010