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FILM

Il nuovo film di Paul Thomas Anderson, premiato a Venezia e incensato dalla critica, è una storia sui giochi di potere e le insicurezze psicologiche. Sulla sua ribalta si confrontano Philip Seymour Hoffmann e Jacquin Phoenix, attori di prima grandezza che non riescono a nascondere le lacune di un'opera debole 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Dopo aver visto durante le vacanze due film diversamente dignitosi o più che dignitosi (La regola del silenzio di Robert Redford e La miglior offerta di Giuseppe Tornatore) ma entrambi annacquati dal bisogno di inserire una trama a tutti costi che fa da comune debolezza, ecco l'interessante caso di The master, con cui inauguriamo l'anno nuovo.   Caso interessante perché pluriosannato, eppure con parecchi difetti: lungo, noioso, tetro, a tratti decisamente sgradevole, nonché nettamente in contrasto con i primi due di cui abbiamo parlato. Qui infatti la trama non
07 Gennaio 2013

SPECIALE VENEZIA 2012

Tra i titoli più attesi della mostra di Venezia, in uscita a gennaio nelle nostre sale, l'ultimo lavoro di Paul Thomas Anderson non è solo "il film su Scientology" come è stato presentato. E' la storia di un rapporto di dipendenza tra due uomini, un guru e un reduce della Seconda Guerra Mondiale, interpretati da una straordinaria coppia di attori


di Giovanni Desideri

The Master di Paul Thomas Anderson è uno dei film più attesi della stagione cinematografica; l’anteprima è andata in scena la scorsa settimana alla Mostra del Cinema di Venezia. Non nuova la storia raccontata: i traumi psicologici di un reduce di guerra (il secondo conflitto mondiale, non il solito Vietnam), possibile metafora del disagio della civiltà vissuto da chiunque e affrontato mediante un percorso di analisi.   Diciamo subito che tra le più vistose qualità del film ci sono le prove eccellenti offerte dai due protagonisti: in ordine d
07 Settembre 2012