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FILM

Recensiamo il pubblico in sala: c'è chi si arrabbia, chi commenta, chi tace perché l'ha votato e chi si addormenta. Ma alla fine in tutti prevale la rassegnazione, l'idea che il dominio di Berlusconi sia inevitabile. Un'accettazione dello status quo che sembra aver contagiato anche i registi Faenza e Macelloni, come gli sceneggiatori Stella e Rizzo


di Alessandra Testa

Si proietta Silvio forever. Il vero spettacolo è in sala, non sullo schermo. C’è l’insegnante che, dimentica del bon ton, si lascia scappare improperi a ripetizione: «Cazzo ridi, stronzo» sussurra a ogni sorriso plastico. La quarantenne che, ad alta voce, propone una didascalia per ogni immagine, dall’indimenticato contratto con gli italiani firmato nello studio di Bruno Vespa alla vecchietta senza denti a L’Aquila distrutta dal terremoto. E poi lo spettatore che ride per non piangere, quello che dice: «Merda, è la sua simpatia che
04 Aprile 2011

BREVE-MENTE


di Faina

Ci stanno bombardando, con questo film epocale che sta per uscire, che deve ancora uscire e già tutti ne parlano. Un kolossal mai visto, un’enciclopedia di effetti speciali, una rivoluzione, sapete. L’invasione delle immagini bluastre dilaga dalla tv ai giornali, e anche quelli di opposizione apparente reggono il gioco: un giorno dicono che ucciderà il cinema italiano, il giorno dopo ospitano l’intervento del regista – italiano – che dice combatterò da solo contro Golia, il giorno dopo ancora la recensione benigna dell’autorevole firma c
12 Gennaio 2010