RADIO
Cara radio, leggimi una storia
Interpreti del teatro che leggono grandi classici: questa la ricetta vincente di Ad alta voce, che su Radio 3 rievoca sensazioni d'infanzia
di
Franco Milanesi
Rispetto ad altri paesi europei gli audiolibri in Italia occupano un settore irrisorio del mercato librario. E anche i reading pubblici, eventi di lunga e varia tradizione in tutto il mondo e presso tutte le culture, anche se più diffusi di un tempo, stentano a consolidare la loro presenza. Stupisce dunque che una trasmissione come Ad alta voce abbia incontrato favori così estesi, come dimostrano i dati di ascolto e gli attivissimi blog dei radioascoltatori. Stupisce anche che a fronte di tale successo la Rai non si doti di un archivio podcast della trasmissione, una memoria che consenta di raccogliere le letture in una biblioteca virtuale. Le puntate sono scaricabili in formato mp3 solo per pochi giorni, trascorsi i quali passano in streaming. Un limite probabilmente determinato dalle rigide leggi sul diritto d’autore.
Ma la sostanza è altra, e la si trova soprattutto nel legame tra testo e voce che caratterizza questo tipo di lettura. Se si crea sintonia e originalità, e se l’unione tra scrittura e parlato riesce a valorizzare l’uno e l’altra, si creano vere interpretazioni letterarie. Sentendo Servillo leggere Il giorno della civetta, Remo Girone alle prese con La luna e i falò o Paolo Poli con Pinocchio, viene da ipotizzare che una sottile teleologia abbia condotto quel testo ad essere letto “ad alta voce”, e letto proprio così. Bravissime in ogni occasione anche Valentina Carnelutti e Manuela Mandracchia. Al pregio delle voci si somma la qualità dei testi, classici che rientrano in qualsiasi canone, ed è da rilevare l’accuratezza delle riduzioni, compito certo non agevole a fronte di opere di complessa struttura narrativa come i Buddenbrook o Il Maestro e Margherita (a cui dà voce Massimo Popolizio). Le letture integrali sono, ovviamente, preferibili, ma non volendo procedere oltre le 20-25 puntate per singolo libro i tagli diventano un obbligo. Gli stacchi musicali sono in sé apprezzabili, ma possono anche apparire come meteore casuali che precipitano sul testo, spezzandolo.
Chi è fortunato ha memoria delle letture ascoltate nell’infanzia, forse non dei contenuti, ma di certo dell’intensità del momento. Dunque, se si pensa all’atmosfera che può ricreare una trasmissione di questo tipo – per chiunque, ma vengono in mente viaggiatori, artigiani, infermi, indaffarati – si comprende la straordinaria funzione di servizio che essa può svolgere.
Tags:
ad alta voce, audiolibri, Franco Milanesi, il giorno della civetta, la luna e i falò, paolo poli, pinocchio, radio 3, reading, remo girone, toni servillo,
23 Dicembre 2009
Oggetto recensito:
AD ALTA VOCE, RADIO 3 RAI
In onda: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 9.30 e in replica dalle 14 alle 14.30
giudizio:
Commenti
Caro Franco, sono d'accordo
Caro Franco,
sono d'accordo pienamente su tutto, e sono anche convinta che se appunto letti bene i classici della letteratura ascoltati integralmente in audiolibro, come quelli che produciamo noi de il Narratore siano un vero 'piacere'. Con stima e cordialità. C.G.
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