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ritratto di Gaia Rayneri
di Gaia Rayneri

Due personaggi in cerca di editore / prima parte


Da qualche anno si è sviluppato, con risultati spesso geniali, il fenomeno delle identità immaginate. Veri e propri tormentoni del web, sono state partorite figure come Serpica Naro, la stilista che tanto parlò di sé fino a riuscire a farsi invitare ad alcune serate scintillanti della moda milanese: altri non era che l'anagramma di San Precario, icona del movimento studentesco e del precariato, diventato donna e brand “autoprodotto”, per “ripensare la produzione di stile oltre la precarietà”, si legge sul suo blog.
È toccato poi ad Anna Adamolo, donna, single, precaria, incazzata: l'abbiamo vista scrivere lettere al Ministero dell'Istruzione, con il tono sicuro di chi sa di essere una persona importante, fino a occupare sul web il posto di Mariastella Gelmini, creando un portale del MIUR per molti aspetti più credibile di quello originale e protetto da copyright. Qualcuno, ovviamente, ha gridato alla bufala: “Non esiste!”. E invece esisteva sì, era anche lei un anagramma, figlia di Onda Anomala, sorella di lettere di Aldo Manona, avversario popolare dei ministri dalla longa manus armata di forbici. Non esisteva secondo la categoria tradizionale dell'identità rigida, personificata: la sua identità era proprio quella di non averne una, di nascere ed essere nutrita dal collettivo, dal molteplice.
 
Da qualche anno, in parallelo, si è sviluppata un'altra tendenza: quella di fare delle narrazioni politiche un prodotto – o una strategia – di marketing (dalle banali magliette di Che Guevara ai vari business delle case discografiche che creano i loro idoli già maledetti dalla nascita). Con la sussunzione delle sottoculture o delle controculture da parte del mercato, si è creato un nuovo tipo di prodotto, per colpire quel target di persone che credono di essere fuori dal sistema dei consumi: “l'alternativo”.
È a metà fra questi due fenomeni che si inserisce Gaia Altieri Rotondi, identità immaginata ma non troppo, per nulla collettiva, sicuramente avvincente, commercialmente grintosa. La sua ideatrice, Stefania Nascimbeni, non sapeva proprio più cosa inventarsi per farsi notare dalle case editrici, che, a detta sua, ancora non hanno colto il potenziale di vendite del suo romanzo inedito, Altre cento me. L'autrice, che anche troppo spesso si confonde col personaggio, afferma di aver racimolato (in veste di Gaia, dal volto stilizzato in bianco e nero) più di 3000 fans su Facebook, è riuscita a farsi invitare a Pomeriggio 5, e sostiene di essere ormai un grande caso mediatico. Alcuni importanti stilisti hanno cominciato a invitare Gaia (nella persona di Stefania) come ragazza immagine per alcuni grandi eventi, e forse era proprio questo l'obiettivo dell'autrice: diventare famosa. Farsi vestire bene dai re e dalle regine della moda che sono gli idoli del suo personaggio.
Poco importa se uno, in genere, i libri li scrive per altre ragioni. Lei è riuscita, in un colpo solo, a diventare la sorella ricca di Serpica Naro, e manca poco perché non si trasformi nella cugina fashion di Melissa P.

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Inserito da Gaia Rayneri - 14 dicembre, 2009 - 12:26


Commenti

Dalla sua risposta(in verità

Dalla sua risposta(in verità un po' nervosa,era una domanda sincera,ho scritto un bellissimo libro,le do in anteprima il titolo:" TUTTO SU TUA MADRE,SU TUO PADRE ,E ANCHE SU DI TE.Sottotitolo:LA TRUFFA.).Che gliene sembra?(il titolo voglio dire,non è bello?).Un mio amico mi ha detto che fa schifo,ma io penso che la sua sia solo invidia.E' vero,ricorda un po il film di Almodovar,però qui c'è" tuo padre","tua madre","tu",e magari ci metto anche "tua sorella".Si,abbondo,ci metto anche"tua sorella",molto meglio abbondare.Ma non voglio annoiarla.Aspetto con enorme trepidazione il suo prossimo capolavoro,sarà cosi' sicuramente,perchè,come si dice,"IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO.Ah,dimenticavo,mi dia un consiglio(solo se può,ovviamente)sul mio bellissimo libro,lei conosce qualcuno che me lo può pubblicare?Io però non posso darla a nessuno perchè non ce l'ho.Però mi sembra che Giulio Einaudi sia morto già da un pezzo.Forse lei mi ha raccontato una bugia,vabbè,lei è simpatica lo stesso.

Complimenti per come sviluppa

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Complimenti per come sviluppa bene le sue idee,cara Rayneri.Ci voleva proprio una come lei.Una, volta pensando a lei,perchè viaggiavo con l'auto di notte,ho avuto come una visione,vedevo come una luce,anzi erano due luci;ho fatto appena in tempo a scansarla(la visione),che poi non era nemmeno una visione,altro che visione,era un T.I.R...Comunque le devo dire che i suoi racconti sono molto belli,mi entusiasmano.Ma sono tutti esperienze di vita?Cavolo!,lei vive veramente molto.Ma come fa?Voglio dire,non si stanca?Va in Marocco,a Cuneo,a Bologna,e anche in altri posti.Mi verrebbe da dire :dall'alpi alle piramidi dal manzanarre al reno,...di manzoniana memoria....è il 5 Maggio,toh,il giorno del suo compleanno,se non sbaglio.Ad un certo punto fa cosi':fu vera gloria?ai posteri l'ardua sentenza...(non ho mai capito perchè Napoleone tenesse la mano in quel posto,ma si,nella giacca,qualcuno dice che...,secondo me non è vero,si sa che la gente è cattiva,che pensa sempre male,però se fosse vero era proprio un maniaco...sempre...boh...chi li capisce sti' dittatori,non ci sono più i dittatori di una volta,per esempio prendi Silvio,Silviuccio,vabbè,và,magari un'altra volta...

L'ho data via a Giulio

1.08

L'ho data via a Giulio Einaudi. Tanto, si sa che in Italia se non si fa così non funziona.

le faccio una domanda:lei

le faccio una domanda:lei cosa si è inventato per farsi notare dalla casa editrice che ha pubblicato "Pulce non c'è"?.

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