Le nostre corrispondenze veneziane continuano con il film della regista Haifaa Al-Mansour: il tema dell'emancipazione della donna araba attraverso la storia di una ragazzina, che il Premio Corano lo vuole vincere solo per avere i soldi con cui comprare una bicicletta, vietata alle bambine. Ovazione dal Lido
di Giovanni Desideri
Stile, leggerezza, emozioni, e la speranza rappresentata dalle nuove generazioni: sono i contenuti di Wadjda, bel film della regista Haifaa Al-Mansour, proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia per la sezione Orizzonti. Un film che pure come contenuto ha un tema impegnativo: la condizione della donna in Arabia. Ma quel che più emerge è appunto l’agilità della regista nel ritrarre la propria società e il grande coinvolgimento del pubblico di fronte alle immagini. Se nel romanzo Underworld di Don DeLillo il filo conduttore è una palla da ba
Che sia solo civile o no, il programma nucleare di Teheran rende ormai l'Iran una potenza atomica. Una vera rivoluzione per la galassia islamica, che vedrebbe gli sciiti conquistare una supremazia mai avuta prima. E un dilemma per il resto del mondo
di Mimmo Càndito