La Grande Depressione che arriva dagli Stati Uniti, ieri come oggi. Proprio per capirci qualcosa sulla situazione odierna l'economista Amity Shlaes risale fino al fatidico '29 e alla presidenza Roosevelt. E' lui L'uomo dimenticato che dà il titolo al suo saggio, una reinterpretazione del New Deal e dell'assistenzialismo statale che, anzichè riparare a una crisi, ha messo le basi per un'altra
di Katia Laurannino
A sentire parlare di economia spesso e dappertutto, talvolta con interpretazioni fantasiose dei fenomeni finanziari che creano effetti di involontaria comicità, a molti sarà venuto voglia di capire qualcosa di questa crisi, presente e nella maggior parte dei discorsi e, ahimè, anche delle tasche. E magari di capire perché quest’ultimo periodo venga paragonato così spesso a quell’altro del 1929, anch’esso disastroso e proveniente dagli opulenti Stati Uniti, operazione difficoltosa per coloro le cui conoscenze sull’argomento si limitan
Le rivelazioni dell'agenzia di Julian Assange che in questi giorni stanno scuotendo gli Stati Uniti sollevano dubbi e contraddizioni. Li abbiamo riassunti qui in quattro domande e vi invitiamo a dirci la vostra. Segnaliamo ai nostri lettori un appello pubblicato dal sito di informazione L'Indro.
di L'Indro
Riproposto da Marcos y Marcos il romanzo migliore di Walker Percy, autore di successo negli Usa degli anni ’60 ma poco noto in Italia. L’uomo che andava al cinema è un libro moderno nello stile e ha un bel protagonista, che mette costantemente a paragone le situazioni modello delle pellicole con la modesta realtà quotidiana
di Alessandra Montrucchio
Ci sono libri che escono in sordina e diventano classici dopo un secolo, libri di successo che si dimenticano in un lustro. E libri considerati abbastanza importanti da essere tradotti ma che poi svaniscono, come se non ci fossero mai stati. Finché qualcuno, a decenni dalla pubblicazione originale e ad anni dalla prima traduzione, non decide che vale la pena di ripubblicarli, e pazienza se sono “vecchi”: un buon libro non è vecchio o giovane, è buono e basta. Questo il criterio che deve avere spinto Marcos y Marcos a riproporre – dopo l’edizi
Nel vertice mondiale di Washington sul nucleare, il convitato di pietra è Ahmadinejad. Obama preme per una risoluzione Onu che freni le velleità atomiche di Teheran, Hu Jintao è più scettico sulle sanzioni. Ecco cosa si cela dietro l'apparente ambiguità di Pechino
di Alessandra Spalletta e Antonio Talia
Non con i soldati ma con un esercito di professionisti: ingegneri, economisti, insegnanti, medici. Sono altamente qualificati e stanno colonizzando i posti chiave. E la classe dirigente locale si ribella
di Pippo Russo
Che sia solo civile o no, il programma nucleare di Teheran rende ormai l'Iran una potenza atomica. Una vera rivoluzione per la galassia islamica, che vedrebbe gli sciiti conquistare una supremazia mai avuta prima. E un dilemma per il resto del mondo
di Mimmo Càndito
Google sfida la Cina, togliendo i filtri al motore di ricerca. Sembra un nuovo conflitto tra l'occidente delle libertà e l'oriente dalla censura. Ma in realtà gli eserciti in campo sono altri. E, sorpresa, non è detto che i buoni siamo noi
di Massimo Balducci
Il massacro del terremoto e l'inquietudine dei quadri naif. Il riso che non si coltiva più e l'eroina che transita a tonnellate verso gli Usa. Le rivolte degli schiavi e le leggende sugli zombie. L'Aids e i dittatori. Immagini di un paese dove la tragedia è quotidiana
di Enrico Deaglio
Più soldati in Afghanistan e Iraq, più controlli invasivi alle frontiere. Meno libertà per tutti.
Ecco perché la paura non è la risposta giusta ai kamikaze
di Mimmo Càndito
Da ieri agli stranieri sieropositivi non è più vietato varcare la frontiera Usa. E' finito il panico? No, ha solo cambiato volto
di Dario De Marco