Dopo Amleto, Mercuzio non vuole morire è il nuovo "studio" del regista Armando Punzo sui testi del bardo inglese. Nella rappresentazione degli attori detenuti della Compagnia della Fortezza, la vicenda di Romeo e Giulietta viene frammentata e ricomposta da capo. L'abbiamo visto per voi al Festival di Volterra
di Igor Vazzaz
Se il teatro da sempre si lega al rito, reiterazione d’un atto cristallizzato nel suo (dis)farsi, è del tutto comprensibile che la replica, intesa come calco di un’impronta estetica che si rende forma precipitata e ritornante, possa essere non solo ammessa, ma plausibile, nel percorso di un artista, di un gruppo, di una situazione. È con questa certezza, dunque, che ce ne torniamo dalla doppia visione di Romeo e Giulietta - Mercuzio non vuole morire, ennesima impresa della Compagnia della Fortezza capitanata da Armando Punzo, spettacolo (o, meglio, studio) offert
Armando Punzo ha appena vinto il premio Ubu alla regia per il suo ultimo spettacolo, interpretato dagli attori detenuti della Compagnia della Fortezza di Volterra. Hamlice è un connubio di due grandi classici, da oggi non più così distanti
di Sergio Buttiglieri
Quando si assiste a rappresentazioni come Hamlice, saggio sulla fine di una civiltà, ci si rende conto di quanto il teatro sia insostituibile per scuotere la nostra apatia nutrita ogni giorno di blob televisivi. E' dal 1988 che Armando Punzo lavora con i carcerati della prigione di massima sicurezza di Volterra, producendo ogni anno uno spettacolo, che debutta in estate all’interno del carcere, durante il Volterra Festival. Quest’anno ha superato se stesso realizzando un magistrale Hamlice, acronimo di Amleto e di Alice nel paese delle meraviglie. Lo spettacolo &eg