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TEATRO

Gli angry young men delusi e irrisolti di John Osborne tornano a teatro grazie alla regia di Luciano Malchionna. I monologhi rancorosi che diedero scandalo la Londra del '56 vengono esaltati da un'interpretazione che li esplicita forse troppo, mettendo a rischio l'attualità ancora notevole del testo


di Igor Vazzaz

"Cosa è cambiato da quel lontano 1956? Tanto, sicuramente, ma non la rabbia". Si fa una domanda, si dà una risposta Luciano Melchionna dal libretto di sala che accompagna la sua ultima regia, Ricorda con rabbia di John Osborne, in prima nazionale sulle tavole del Teatro Verdi di Pisa. Non si può dire che l’allestimento non desti interesse, a partire dal testo, sino al cast e allo stesso regista: Melchionna, infatti, è metteur en scéne eclettico, talentuoso, protagonista sia di trasmigrazioni formali sia d’un autentico “caso”
23 Gennaio 2013

TEATRO

Il testo di Patroni Griffi che mette in scena trans e omosessuali creò scandalo alla sua prima rappresentazione. Oggi però nella regia di Melchionna appare ingessato e anacronistico


di Anna Colafiglio

Dalle poltrone del Parlamento alle luci della ribalta: sempre di teatro trattasi, potrebbe obiettare qualcuno, e noi non potremmo dargli torto. Sta di fatto che Vladimir Luxuria, l’unica a non essere dichiaratamente attrice, è colei che meglio riesce a portare avanti il dispiegarsi del dramma a più voci scritto da Patroni Griffi. Paradossale? Forse si.    L’ancora di salvezza dell’ultima fatica di Luciano Melchionna è proprio il testo del celebre drammaturgo e regista napoletano. Graffiante, duro, a tratti esilarante. Una camera ad ore nell
30 Aprile 2010