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SPECIALE BIENNALE DI VENEZIA / 2

Anticipato da discussioni, polemiche, dimissioni presentate e poi ritirate, approda alla Biennale L'arte non è cosa nostra, la mostra curata dal famoso critico. Le opere di più di duemila artisti "raccomandati" da nomi noti della cultura vengono esposte nel Padiglione Italia. Più che un'esposizione, un'esibizione: imbarazzante ma da vedere.
 


di Chiara Di Stefano

Durante i tre giorni di apertura della Biennale alla stampa sono tornata più volte nel Padiglione Italia e ne ho constatato l’evoluzione dell’allestimento, dall’1 al 3 giugno quando ha trovato la sua forma definitiva. La sensazione che si è manifestata, fin dal primo giorno, è stata di caos. Non parlo del caos ordinato che avvolgeva gli altri padiglioni in rifinitura, mi riferisco a quel caos che ci troviamo di fronte la mattina dei saldi di fine stagione, di capi sparsi ovunque nell’attesa che il pubblico si avventi su di loro.    L'appar
20 Giugno 2011

TEATRO

Il testo di Patroni Griffi che mette in scena trans e omosessuali creò scandalo alla sua prima rappresentazione. Oggi però nella regia di Melchionna appare ingessato e anacronistico


di Anna Colafiglio

Dalle poltrone del Parlamento alle luci della ribalta: sempre di teatro trattasi, potrebbe obiettare qualcuno, e noi non potremmo dargli torto. Sta di fatto che Vladimir Luxuria, l’unica a non essere dichiaratamente attrice, è colei che meglio riesce a portare avanti il dispiegarsi del dramma a più voci scritto da Patroni Griffi. Paradossale? Forse si.    L’ancora di salvezza dell’ultima fatica di Luciano Melchionna è proprio il testo del celebre drammaturgo e regista napoletano. Graffiante, duro, a tratti esilarante. Una camera ad ore nell
30 Aprile 2010