La morte di Osama Bin Laden ha forse appena chiuso un decennio di terrorismo e di terrore. Riccardo Menendez Salmòn ne ricorda uno dei momenti salienti, l'attentato di Madrid nel 2004. Una sorta di 11 settembre spagnolo, che sconvolge il protagonista ma senza lasciare segni nella sua vita quotidiana
di Dario De Marco
A cavallo tra il 2009 e il 2010, ci si incominciò a chiedere quale fosse la cifra del decennio che volgeva al termine. Dal dopoguerra in poi, siamo stati abituati a prenderla in blocchi: anni '50 la ricostruzione, anni '60 il boom, anni '70 contestazione/piombo, anni '80 edonismo, anni '90 globalizzazione/noglobal. E gli anni zero, quali sono stati? Quelli dell'ascesa cinese? Quelli dell'internet 2.0, di facebook? Quelli della crisi economico-finanziaria, quelli della nascita di Giudizio Universale? In realtà è chiaro che lo scorso decennio è iniziato l'11 settembre
Felice Cimatti è un professore studioso di zoosemiotica. Ambientato in un laboratorio dove si conducono esperimenti segreti sugli scimpanzé, il suo esordio narrativo è un noir etologico che pone una questione inquietante: esiste una specie animale in grado di commettere il male?
di Dario De Marco
Noir etologico. Bella definizione, di quelle che a noi critici fighetti piace inventare, per poi guardarci allo specchio tutti soddisfatti: peccato che si trovi già sulla quarta di copertina del libro. Noir etologico, definizione azzeccata, visto che negli snodi cruciali i protagonisti sono sempre animali: dalle api che con il loro linguaggio fatto di 8 aiutano a scovare il cadavere, allo scimpanzé che nell'agnizione finale ricostruisce la dinamica del fatto di sangue, fino alla bestia più crudele di tutte, la cui natura non è ora il caso di svelare. I
Riproposto da Marcos y Marcos il romanzo migliore di Walker Percy, autore di successo negli Usa degli anni ’60 ma poco noto in Italia. L’uomo che andava al cinema è un libro moderno nello stile e ha un bel protagonista, che mette costantemente a paragone le situazioni modello delle pellicole con la modesta realtà quotidiana
di Alessandra Montrucchio
Ci sono libri che escono in sordina e diventano classici dopo un secolo, libri di successo che si dimenticano in un lustro. E libri considerati abbastanza importanti da essere tradotti ma che poi svaniscono, come se non ci fossero mai stati. Finché qualcuno, a decenni dalla pubblicazione originale e ad anni dalla prima traduzione, non decide che vale la pena di ripubblicarli, e pazienza se sono “vecchi”: un buon libro non è vecchio o giovane, è buono e basta. Questo il criterio che deve avere spinto Marcos y Marcos a riproporre – dopo l’edizi