• Seguici su:
LIBRI - NARRATIVA

I protagonisti de L'eroe discreto, ultimo romanzo del Nobel peruviano, oppongono entrambi un rifiuto, come lo scrivano Bartleby. Solo che le loro motivazioni sono esplicite e moralmente condivisibili. Ma le storie sono magistralmente intrecciate dall'autore, e i colpi di scena sempre in agguato


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Ci sono romanzi come giardini all'inglese, in cui gli elementi naturali e quelli artificiali concorrono a non irregimentare lo spazio: l'intervento dell'uomo è teso a domare, reinventandolo ed enfatizzandolo, il carattere selvaggiamente casuale della natura. Vi si passeggia sperdendosi in un tempo indefinito,che allarga l'interazione fra il luogo e il lettore, consentendogli di strappare un fiore o di impadronirsi di un ramo per innestarlo altrove. Ci sono romanzi che, viceversa, sono elaborati come giardini all'italiana, in cui il ritaglio dei pieni impedisce ogni intrusione est
19 Novembre 2013

LIBRI

Il peruviano Mario Vargas Llosa ha appena vinto il più prestigioso premio per la letteratura. Dall'archivio cartaceo di Giudizio Universale pubblichiamo la recensione del suo ultimo romanzo, Avventure della ragazza cattiva


di Roberto Alajmo

Un’eterna regola della letteratura prevede che si possano scrivere poesie o romanzi d’amore solo in assenza dell’oggetto. Vale a dire quando l’amore non c’è; perché assente, lontano, malato, trapassato, trascorso o infelice. Si può dire anche in altri modi, ma l’essenza è quella: la felicità altrui risulta sempre noiosa. Sei felice? E allora? Chi se ne frega? Molto più fotogenica e appassionante è piuttosto l’infelicità, specialmente se riguarda gli altri. È così che il lettore o lo
07 Ottobre 2010

ATTUALITA'

Il massacro del terremoto e l'inquietudine dei quadri naif. Il riso che non si coltiva più e l'eroina che transita a tonnellate verso gli Usa. Le rivolte degli schiavi e le leggende sugli zombie. L'Aids e i dittatori. Immagini di un paese dove la tragedia è quotidiana


di Enrico Deaglio

Quando si è avuta notizia del terremoto, ho mandato una mail alla mia vecchia amica Anna, che vive a Parigi. Una ventina di anni fa, Anna Devoto fu la produttrice e sceneggiatrice di un film del regista tedesco Thomas Harlan, Souvenance. “Sai qualcosa?”, le domandavo. “No, da vent’anni non so più niente, se non che Haiti è diventata una plaque tournante dell’eroina verso gli Stati Uniti, complici governo e militari”. Il film Souvenance era, sotto la forma di una fiaba, un film militante che ebbe molti premi. C’era un morto riportat
21 Gennaio 2010