L'omaggio di un maestro del cinema italiano a un altro grande collega, amico, compagno di strada. Che strano chiamarsi Federico ripercorre e in parte ricostruisce i luoghi e la carriera di Fellini, dal cui celebre immaginario onirico l'autore di Una giornata particolare si trova quasi sopraffatto...
di Marinella Doriguzzi Bozzo
"Giungono mille cose essenziali. Son ritornelli di ritornelli. Fra i giunchi e la sera tarda, che strano chiamarmi Federico"; così Garcia Lorca nella poesia In altro modo, tradotta da Carlo Bo, che continua ad essere il suo migliore interprete in lingua italiana. E "un altro modo" è appunto quello escogitato da Scola per tentare di ripercorrere la vita e le opere di Federico Fellini nel ventennale della sua morte, a metà fra l'omaggio, il documentario e la ricostruzione per immagini e ambienti, con spezzoni d'epoca e scene affidate ai teatri
La London Symphony Orchestra e la tromba di Fabrizio Bosso riuniti negli studi di Abbey Road rendono omaggio a uno dei più grandi compositori del cinema italiano, ormai patrimonio della nostra musica leggera (e non solo). In Enchantment i temi delle colonne sonore si inseguono e si fondono l'uno con l'altro
di Alessandra Chiappori
La serata dei grandi compositori italiani, piuttosto che la serata della semplice musica italiana. Così si potrebbe specificare meglio quello che è stato, qualche mese fa ormai, lo show della terza serata del Festival di Sanremo, che ha visto re-interpretare grandi pezzi italiani del passato con nomi importanti della scena musicale. Ma c’è un dettaglio, forse sfuggito a chi è stato rapito dal potere dell’apparenza. Tutti gli ospiti sono scesi in palco sulle note di celebri melodie, quelle colonne sonore immortali che hanno costruito l’identit&