• Seguici su:
LIBRI - NARRATIVA

Sono "color nostalgia" i nuovi scritti di Francesco Guccini, come le stoviglie di una sua vecchia canzone, di quelle che ormai non scrive da un pezzo. Dizionario delle cose perdute è l'ultima fatica, solo letteraria, a suo nome: una collezione di cartoline ingiallite e di racconti da bei tempi andati


di Giuseppe De Marco

L’ispirazione è come il coraggio di don Abbondio: se uno non ce l’ha, non ce l’ha. E finché capita di perderla ad un manovale, un impiegato o un vigile urbano, pazienza. Ma se a smarrirla è un artista (o addirittura un Artista) allora i casi sono due. O si fa finta di niente e si va avanti all’infinito a replicare le stesse cose (ed è la strada di gran lunga più seguita) oppure si appendono gli strumenti al chiodo e si attende placidi il maturare degli eventi.   Francesco Guccini ha tante qualità, non ultima quella di esser
18 Maggio 2012

TEATRO

Lev è un reduce di guerra che ha perso la memoria e scrive per cercare di ricordare. Una delle più solide compagnie di teatro contemporaneo, appena insignita del Premio Ubu, porta in scena la sua storia


di Anna Colafiglio

“La domanda di base è: un uomo è dato dalla somma dei suoi ricordi, o un uomo esiste a prescindere dal suo passato?” (Claudia Sorace)     Lev Zasetskij è stato un reduce di guerra: nel 1943, una scheggia gli aveva perforato il cranio portandogli via tutti i ricordi. Lev non aveva più memoria ma, nonostante questo, scriveva. Scriveva, e nelle pagine del suo diario troviamo tutta la forza della sua lotta contro l’oblio, il suo tentativo di ricostruire ciò che era stato per tornare ad essere quell’uomo che non conosceva pi&
10 Marzo 2010