Storia "ai margini" di un'adolescente di Harlem, obesa e incinta del suo stesso padre. Dopo i toni realistici iniziali, la regia di Lee Daniels devia totalmente sulle fantasie della protagonista senza preoccuparsi di dare coerenza stilistica al film
di Andrea B. Previtera
Ah, come sarebbe stato tutto più facile una decina d’anni fa. Pistole e cappelli a falda larga volevano dire Western, astronavi e raggi laser stavano per Fantascienza, Owen Wilson e Ben Stiller indicavano Commedia. Oggi invece è talmente complicato capire a che cosa stiamo assistendo. I generi si sovrappongono, si scartano l’uno con l’altro, si scivolano addosso accoppiandosi impudicamente di fronte ai nostri occhi per dare vita a ibridi dalle geometrie spesso incerte. Bisognerà che faccia un esempio. Bisognerà che vi dica di immaginare, che
Ne I cani vanno avanti di Valentina Brunettin la crisi esistenziale di una scrittrice di successo si intreccia con la storia della cagnetta spedita nello spazio
di Giovanni Zagni
In Amabili resti, tratto dal romanzo di Alice Sebold, una ragazzina violentata e uccisa segue da un limbo le vicende dei familiari e del suo killer. Peter Jackson dopo i kolossal come Il signore degli anelli raccoglie la sfida di una storia tutta interiore
di Alessandra Montrucchio
Ciò che resta di questo film è che a Peter Jackson piacciono le sfide difficili. Prima trasformare in saga cinematografica il mondo complesso di Tolkien, poi rinverdire per l’ennesima volta King Kong, ora rendere per immagini una storia fondamentalmente interiore come quella narrata da Alice Sebold nel suo romanzo: l’elaborazione di un lutto da parte della famiglia Salmon, cui è stata uccisa la quattordicenne Susie, e da parte della stessa Susie (questa la grande intuizione del libro), che sospesa tra cielo e terra non sa staccarsi da chi ha amato e dall’