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SPECIALE LIBRI

Gli incubi di Saunders stanno per avverarsi

L'autore americano è specializzato in fantascienza di prossimità: un genere particolarmente inquietante, perchè disegna scenari molto vicini a noi. Minimum fax si arrischia a pubblicare una raccolta di suoi XYZ


di Dario De Marco


C’è un fantasma che si aggira per le case editrici. È lo spettro di un genere letterario, all’apparire del quale, anzi al solo sentirlo nominare, schiere di editor ed editori impallidiscono e iniziano a sudare freddo, paralizzati dalla visione di migliaia di lettori che fuggono dalle librerie urlando, e di conseguenti bilanci editoriali che vanno a picco. Perciò, con lo stesso timore di perdere il lettore che ha appena iniziato la recensione, ci adegueremo al tabù ed eviteremo di nominare questa tipologia di produzione letteraria narrativa, sostituendola con la sigla XYZ. 
 
Il postulato è, quindi, che “i XYZ non vendono”. Eppure a qualche lettore forse continuano a piacere, e gli stessi editori sembrano non aver smarrito completamente l’interesse per questi lettori, visto che ogni anno, e di recente con più frequenza del solito, si pubblicano raccolte di XYZ. Il tabù uscito dalla porta, però, rientra dalla finestra, manifestandosi nella reticenza a stampare quella terribile parolina. Così, ad esempio, l’ultima edizione del magnifico Bestiario di Julio Cortàzar (Einaudi), porta come sottotitolo Un rompicapo ricco di colpi di scena, che pur non affermando esplicitamente l’unità narrativa del libro, certo vuole suggerirla, adattandosi tale frase molto bene a un romanzo, e per niente a una raccolta di XYZ. Nel caso di Wells Tower, il cui lodato esordio Tutto bruciato, tutto devastato (Mondadori) è da poco uscito, dalla pubblicità ingannevole si passa alla spudorata menzogna, riportandosi in copertina l’indicazione “romanzo” (ce l’aveva anche Gomorra, ma almeno in quel caso la giustificazione era il dover presentare un oggetto letterario assolutamente unico e indefinibile). 
 
Doppia standing ovation allora per Minimum fax, che non solo pubblica Nel paese della persuasione di George Saunders, ma non ha timore a definire sin dalla prima riga del risvolto di copertina il libro una “raccolta di XYZ”, e lo scrittore come autore di altre raccolte analoghe (Pastoralia e Il declino delle guerre civili americane). 
 
George Saunders viene normalmente accostato a espressioni quali "feroce satira della società americana", e quando proprio gli si vuole fare un complimento si dice che è un erede di Mark Twain. In realtà, se c'è un genere in cui inquadrare i suoi scritti, è quello della fantascienza: i XYZ sono ambientati nel futuro, e ci sono sempre alcuni elementi tecnologici di fantasia. Ma è una fantascienza del tutto particolare: l'universo non è stravolto o riformulato come nei XYZ di Philip Dick o Primo Levi, è il mondo che conosciamo, ma con qualche piccola perversa differenza, uno o due particolari leggermente orribili; una fantascienza di prossimità, diremmo, e perciò tanto più inquietante in quanto disegna incubi che potrebbero avverarsi molto più rapidamente rispetto a quelli popolati da androidi e astronavi. 
 
Il meccanismo è più o meno sempre lo stesso (ma ogni volta con trovate geniali ed effetti irresistibili): una caratteristica già angosciante della realtà che viviamo è elevata a regola ferrea se non a sistema. Esempio: sappiamo che cercando su internet libri e cd piuttosto che armi da taglio o stenditoi, le nostre preferenze vengono registrate sicché compariranno sul nostro schermo più facilmente pubblicità di libri, cd e altri prodotti culturali, o addirittura ci arriveranno email e newsletter in tale senso; anche se non si appartiene alla categoria degli inguaribili ottimisti che sono contenti di essere oggetto di una informazione commerciale mirata, difficilmente si considera questa come un'intromissione fastidiosa (eppure è come se il commesso del discount ci seguisse tra gli scaffali prendendo appunti e poi rivendendoseli a tutti i supermarket della città). Ma i protagonisti del XYZ Il mio estroso nipotino sono obbligati a dichiarare mese per mese le loro preferenze, e quando camminano in strada le loro scarpe le comunicano a dei sensori piazzati sul suolo, che fanno scattare schermi, messaggi audio e ologrammi personalizzati che li accompagnano metro per metro con messaggi tipo: "Ehi Leonard, ricordi la tua infanzia nella fattoria? Perché non recuperi le tue radici con il caffè Starbuck's Miscela di campagna?". I guai iniziano quando al nonno sanguinano i piedi e perciò si toglie un attimo le scarpe, interrompendo la comunicazione e scatenando l'intervento dell'autorità... 
 
Questi XYZ sono brevi, di qualche decina di pagine o anche di sette-otto, ma non mancano di una certa organicità. Le maschere parlanti da applicare sulla faccia dei neonati così che i genitori non abbiano l'impressione di avere un figlio che non sa esprimersi; i giovani testimonial di prodotti che vivono imprigionati in una sorta di mondo virtuale dove la vita coincide con il lavoro; il capofamiglia che recita la propria esistenza in una serie tv di cui non conosce il copione ma sa che se deve mostrarsi positivo e felice pena la Cancellazione; tutte queste situazioni ben potrebbero comporre, o meglio fare parte dello stesso mosaico. 
 
Ma questa eventuale conclusione, unire i puntini, è lasciata alla scelta del lettore. A Saunders non interessa spacciare per romanzo qualcos'altro: il XYZ trova la sua grandezza meno in ciò che dice e più in ciò che omette, che lascia immaginare. Ma seguiamo un attimo il reality che a un certo punto guardano i protagonisti di un reality. 
 
"A Colpo di scena, cinque compagni di college ne portano un sesto in un costoso ristorante italiano, in teoria per presentargli una gnocca, in realtà per annunciargli che la madre è morta. Questo è il Colpo di Scena Iniziale. Al momento del dolce vengono a sapere che, in realtà, sono rimasti tutti orfani di madre. Questo è il Secondo Colpo di Scena. Il Terzo Colpo di Scena è che non solo hanno perso le madri, ma la produzione ha pagato per farle uccidere, e il quarto e ultimo Colpo di Scena è che i ragazzi hanno appena mangiato le loro madri alla brace". 
 
Insomma, è una descrizione della società americana solo per chi non vuole vedere dove stiamo andando tutti. E quanto all'ironia, per ridere a volte si ride, ma non è un riso liberatorio o amaro, piuttosto la risatina nervosa, isterica e inutile, che ti prende quando ti accorgi che l'aereo su cui ti trovi sta irrimediabilmente precipitando verso l'abisso.



Tags: america, Dario De Marco, fantascienza, fantascienza di prossimità, futuro, george saunders, marketing, Minimum fax, nel paese della persuasione, racconti, reality,
17 Maggio 2010

Oggetto recensito:

George Saunders, nel paese della persuasione, minimum fax 2010, p. 250, euro 15

giudizio:



8.669997
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