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MUSICA POP

Fattore X: tutte le incognite di Giusy Ferreri

Tanti interrogativi accompagnano l'ascesa della cassiera del talent show. Cosa spinge autori di lungo corso ad affidarsi a lei? Cos'ha la sua voce, potente ma grezza, per piacere a tante persone? E soprattutto, cosa rende il suo terzo album, Il mio universo, un lavoro che nonostante tutto vale la pena ascoltare?  


di Federico Capitoni


giusy-ferreri-remakeitjpg.jpgInsomma, siamo arrivati a questo punto: che per ascoltare una canzone italiana dall’inizio alla fine, che però non sia stata scritta quaranta anni fa, dobbiamo ricorrere a Giusy Ferreri. La Giusy ha senza dubbio portato a Sanremo il pezzo migliore del suo disco: Il mare immenso, che si avvale della penna di Bungaro, era una delle poche canzoni che al Festival strappavano la sufficienza, grazie quel suo ponte tra la strofa e il ritornello melodicamente piuttosto interessante (“ma / c’è qualcosa dentro che…”). 
 
Questo tuttavia non seppellisce completamente la fattura delle altre dodici tracce che compongono un lavoro più che ascoltabile. Il Mio Universo è il terzo album della cassiera palermitana a Milano, esplosa a X-Factor e oggi – un po’ spiegabilmente, un po’ no – adorata popstar italiana… Ed è sorprendentemente al di sopra di ogni aspettativa. Certo, quasi ogni pezzo ha una firma che conta (Déjà vu è di Ruggeri e si sente) e a ben ascoltare pressoché ogni canzone assomiglia a qualcuna già di successo. Piccoli dettagli sembra scritta dalla trimurti Dalla-De Gregori-Ron ai tempi di Banana Republic (ma ha il ritornello che sembra l’alternate take di What’s Up dei 4 Non Blondes); Noi brave Ragazze è una cosa a metà tra Rino Gaetano e Alberto Fortis; Linguaggio immaginario ha l’aria di essere un pezzo scartato dai Litfiba…
 
Accidenti, però: questo cacchio di disco rende difficile tracciare una fenomenologia di Giusy Ferreri. Perché si potrebbe dire che lei è il timbro femminile che mancava al nostro variegato parco donne canoro, fatto di Nannini, Ruggiero, Vanoni, Mannoia e molti cloni di Mina. Il che è vero. Oppure sostenere che lei dimostri l’adagio “non è mai troppo tardi”: si può sfondare a trent’anni grazie a un talent show. Evidente che è verissimo anche questo. E allora cosa stupisce del successo di una che vende molti dischi, fa lunghe tournée e viene corteggiata da ottimi autori, pur chiamandosi Giusy Ferreri? La feroce ignoranza, la buona semplicità, la coattagine di una donna che ce l’ha fatta ma che è rimasta grezza nell’essenza. 
 
La spontaneità sbrigliata viene premiata dalla gente, che ti frega sempre con la solita (imbattibile) giustificazione: “mi ha dato delle emozioni, e poi è vera e ci crede in quello che fa”. Insomma funziona, appassiona, nonostante i difetti. E si prende le cose migliori. Considerato l’incredibile (cioè, da non credere) successo che ha Vasco Rossi, di cosa dovremmo stupirci? Giusy Ferreri, voce potente, è molto intonata, ma è sguaiata, ineducata e non sembra mai in grado di cambiare registro. Canta tutto allo stesso modo anche quando il pezzo le suggerirebbe chiaramente una mutazione. Le sfumature? Roba da parrucchiere. Le dinamiche? Le dinami-che? Così quello che meraviglia non è tanto il seguito che ha un personaggio musicalmente piatto – quando non fastidioso - e assolutamente non sconvolgente, quanto il fatto che sia suo il nome posto su uno dei dischi italiani più dignitosi degli ultimi tempi.



Tags: antonella ruggiero, Enrico Ruggeri, Federico Capitoni, Festival di Sanremo, Francesco De Gregori, Giusy Ferreri, Il mio universo, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, recensione,
31 Marzo 2011

Oggetto recensito:

Giusy Ferreri, Il mio universo, Sony

giudizio:



7.797861
Media: 7.8 (14 voti)

Commenti

Secondo me siete troppo

1.08

Secondo me siete troppo cattivi, le canzoni sono tutte belle e non assomigliano a nulla!! lei piace perchè è unica e originale. Ormai credo sia stata anche sdoganata da cantante di un talent.

Mi piace la frase "Insomma,

Mi piace la frase "Insomma, siamo arrivati a questo punto: che per ascoltare una canzone italiana dall’inizio alla fine, che però non sia stata scritta quaranta anni fa, dobbiamo ricorrere a Giusy Ferreri." perchè è quello che penso pure io, dato che lei si distingue chiaramente da tutti i neo cantanti. Non solo a livello vocale ma come contenuti, come stile musicale, come anima! Un po' perplesso su "canta tutto allo stesso modo", perchè a mio avvviso non l'ha mai fatto e ancora meno ne IL MIO UNIVERSO. Detto questo, la risposta alla tua domanda "come fa ad avere questo successo?" te la sei data da solo: lei è originale, ha talento, la sua musica è ricercata cioè non sono basi pronte dove lei karaokeggiando mette solo la voce, e anche i testi sono molto particolari, tanto da spiccare tra le nuove proposte musicali italiane, propio perchè ha quel retrogusto "anni d'oro" della musica italiana. In una parola GIUSY FERRERI.

non so se Capitoni si goda la

non so se Capitoni si goda la vita, ma di sicuro ha delle fantastiche bretelle. e sulla cassiera è stato fin troppo buono...

Ma è mai possibile che in

Ma è mai possibile che in questo sito non scrivete mai nulla di positivo...e fatevi una risata e godetevi più la vita!!!

Marco

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