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FILM

I Segreti della Mente, del regista giapponese già autore dei famosi J-Horror Ring e Ring 2, mostra le vite di alcuni adolescenti, connessi fra loro dalle chatroom e dai drammi familiari. Un film contemporaneo ma non generazionale, che sacrifica alcune buone intuizioni a una trama scadente


di Marinella Doriguzzi Bozzo

“E tu che cosa ami?” chiede un ragazzo ad un altro, che gli risponde: ”La televisione; la guardo tantissimo”. ”E’ un hobby?” “No, studio e imparo la vita”. Sostituiamo la ricettività passiva della tivvù con l’interazione agita (e subita) della rete, e il tema del film è dato.   Siamo cioè dalle parti della sociologia tecnologica, non osata, purtroppo, sino in fondo, in quanto travestita da pretestuoso thriller: un gruppo di ragazzi come tanti si conosce e si riconosce in una chat esclusiva. Comincia a
06 Settembre 2011

LIBRI

A un anno soltanto da Il giovane Jim, Tony Earley torna a raccontare le gesta del suo personaggio più fortunato. Nel nuovo La stella blu si legge dell'amore impossibile del ragazzo per la compagna pellerossa Chrissie


di Giampaolo Simi

Non si smetterà mai di raccontare e leggere storie sull'adolescenza. E lo si può ben comprendere. Essendo impossibilitati per cause oggettive a documentare l'ingresso nella vita e l'uscita verso la morte, l'addio all'infanzia è il momento di passaggio più traumatico e irreversibile, ma allo stesso tempo fluido e graduale, che ci sia dato di sperimentare e poter raccontare. Questo non rappresenta però un buon motivo tout court per scriverne. E La stella blu di Tony Earley ne è una dimostrazione. Ecco la prima randellata di una stroncatura, direte. Ma no
06 Aprile 2010

LIBRI

Filetto di faraona e parfait al cioccolato, mentre si discute di come coprire l'omicidio commesso dai figli adolescenti. Così i colti e progressisti protagonisti de La cena di Herman Koch trasmettono al lettore la loro algida inquietudine


di Giampaolo Simi

La cena di Herman Koch arriva in Italia per i tipi di Neri Pozza. Il momento è quello delicato in cui un successo inaspettato (250.000 copie in Olanda) può trasformarsi in un successo annunciato negli undici Paesi in cui è in corso di pubblicazione. L'idea di base non brilla per originalità. Anzi. Diremmo casomai che brilla per presunzione, giacché poggia interamente su un topos come il rituale della riunione intorno al cibo. Un topos declinabile all'infinito, certo, dal banchetto luculliano al pranzo di famiglia, dal sacro al profano, sfruttato incessanteme
18 Febbraio 2010

LIBRI

Il gatto dagli occhi d'oro di Silvana De Mari è un romanzo di formazione per adolescenti. Dove a crescere sono anche i grandi


di Giulia Stok

Silvana De Mari dice di sé che ha un carattere violento e irascibile, e che aggiorna di continuo la lista di quelli con cui ha litigato. Partendo da questi presupposti, la lettura de Il gatto dagli occhi d’oro riserva grandi sorprese. Perché la storia di Leila, una ragazzina di prima media che ha un nome da principessa spaziale ma è povera, grassa, brutta e senza papà, è un concentrato di empatia. Non solo nei confronti della protagonista e dei suoi amici, ma anche degli adulti dai comportamenti discutibili che li circondano.   La scrittura della D
15 Dicembre 2009