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LIBRI

La storia di una passione: quella dello scrittore Sacha Naspini, all'epoca adolescente nella campagna toscana, per il gruppo rock di Bordeaux. Né raccolta di interviste né biografia, il libro ripercorre i vent'anni di attività del gruppo fino al suo tragico scioglimento. Quando finisce anche l'illusione che un altro mondo sia possibile


di Giampaolo Simi

Se non leggeste questa recensione fino in fondo, vi do subito l'informazione di servizio fondamentale. Le centonovanta pagine di Sacha Naspini non sono una biografia di Bertrand Cantat o un saggio critico sui Noir Désir. Sono una specie di “Io e i Noir Désir”, dove “io” non è il loro manager o il loro discografico, ma uno che, mentre a Bordeaux Cantat metteva su il primo gruppetto, viveva la sua infanzia nella provincia toscana rubando le cinquecento lire alla mamma per andare in sala giochi (vedi pagina 15). Non ancora trentacinquenne, Naspini ha g
08 Febbraio 2011

LIBRI - NARRATIVA

L'autore di Soldati di Salamina ricostruisce minuziosamente il tentativo fallito di Antonio Tejero, il generale che, quasi trent'anni fa, prese in ostaggio la Camera dei deputati madrilena in diretta televisiva. Anatomia di un istante è un'opera monumentale, che deve molto alla doppia anima - giornalista e scrittore - di Javier


di Giampaolo Simi

  Siamo onesti: a quanti di noi il nome di Antonio Tejero ricorda ancora qualcosa? Sono infatti passati quasi trent'anni da quando, nel tardo pomeriggio del 23 febbraio 1981, questo oscuro tenente colonnello della Guardia Civil fece il suo ingresso nella Camera dei Deputati di Madrid. Divisa grigio scuro, tricorno nero, baffi impeccabili e pistola spianata. Salì verso il banco della presidenza, urlò "tutti a terra" e poi sparò. In aria, ma sparò. Per la prima volta delle telecamere riprendevano in diretta la nascita di un golpe.    Fin
20 Dicembre 2010

LIBRI

In Acqua in bocca i due grandi del giallo italiano simulano un'indagine congiunta dei loro investigatori. Montalbano e Grazia Negro però giocano senza troppa convinzione


di Giampaolo Simi

Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli sono i due autori più importanti del giallo italiano. Situandosi a due estremità anagrafiche, geografiche e timbriche, in questi anni lo hanno in qualche modo delimitato e compreso: a nord l'Emilia livida, convulsa e già in pieno sballo post-industriale del quarantenne Lucarelli, a sud la Sicilia splendente, ipnotica e ancora atavica nel pastiche post-moderno del settantenne Camilleri. A nord l'erede del ruvido Scerbanenco, a sud l'epigono del sommo Gadda. Ovvio che quando i due scrivono qualcosa insieme, si grida all'avvenimento editoria
30 Luglio 2010

LIBRI

In Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante, Filippo Tuena racconta le vicende di un malcapitato aspirante autore


di Giampaolo Simi

“Chi manoscrive è perduto”, sentenziava Umberto Eco nella prefazione a 21 modi di non pubblicare un libro, esilarante e sapido libello di Mauro Mauri apparso qualche anno fa. Scherzava, ma, trattandosi di Eco, mica poi tanto. Sul diffondersi endemico della figura del manoscrittaro che sventaglia le case editrici con il proprio romanzo inedito, ritorna oggi Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante di Filippo Tuena, uscito per Mattioli 1885. In poco più di cento, felici pagine, Tuena coniuga in un futuro che sa di ineluttabile ruzzolare verso l'abisso la stori
28 Giugno 2010

LIBRI

A un anno soltanto da Il giovane Jim, Tony Earley torna a raccontare le gesta del suo personaggio più fortunato. Nel nuovo La stella blu si legge dell'amore impossibile del ragazzo per la compagna pellerossa Chrissie


di Giampaolo Simi

Non si smetterà mai di raccontare e leggere storie sull'adolescenza. E lo si può ben comprendere. Essendo impossibilitati per cause oggettive a documentare l'ingresso nella vita e l'uscita verso la morte, l'addio all'infanzia è il momento di passaggio più traumatico e irreversibile, ma allo stesso tempo fluido e graduale, che ci sia dato di sperimentare e poter raccontare. Questo non rappresenta però un buon motivo tout court per scriverne. E La stella blu di Tony Earley ne è una dimostrazione. Ecco la prima randellata di una stroncatura, direte. Ma no
06 Aprile 2010

LIBRI

Filetto di faraona e parfait al cioccolato, mentre si discute di come coprire l'omicidio commesso dai figli adolescenti. Così i colti e progressisti protagonisti de La cena di Herman Koch trasmettono al lettore la loro algida inquietudine


di Giampaolo Simi

La cena di Herman Koch arriva in Italia per i tipi di Neri Pozza. Il momento è quello delicato in cui un successo inaspettato (250.000 copie in Olanda) può trasformarsi in un successo annunciato negli undici Paesi in cui è in corso di pubblicazione. L'idea di base non brilla per originalità. Anzi. Diremmo casomai che brilla per presunzione, giacché poggia interamente su un topos come il rituale della riunione intorno al cibo. Un topos declinabile all'infinito, certo, dal banchetto luculliano al pranzo di famiglia, dal sacro al profano, sfruttato incessanteme
18 Febbraio 2010

LIBRI

Nella raccolta Piramide, Mankell racconta i primi anni in polizia del suo eroe Kurt Wallander. E ci fa capire perché la crisi dello stato sociale e il successo del giallo scandinavo sono due facce della stessa medaglia


di Giampaolo Simi

Se la letteratura si nutre di paradossi, forse è in uno di questi che affonda saldamente le radici il boom del giallo svedese da esportazione. Lo si capisce abbastanza bene leggendo Piramide di Henning Mankell, antologia che racconta il principio ma sancisce la fine editoriale della saga di Kurt Wallander. Giacché, ricordiamolo, in principio non fu Stieg Larsson. Molto più in principio di Mankell ci sono stati Maj Sjöwall e Per Wahlöö, pubblicati da Garzanti e premiati a Cattolica nel remoto 1973. I due scrissero una decina di buoni gialli, recentemente ripr
09 Dicembre 2009