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TEATRO

La penna di Annibale Ruccello è tra quelle che hanno contribuito a rendere il dialetto partenopeo una vera e propria lingua franca per il teatro italiano. Il suo outsider Ferdinando torna a far mostra di sé, sotto la regia di un sapiente "direttore d'orchestra"


di Igor Vazzaz

Una delle maggiori ricchezze del teatro italiano è costituita, non da ieri, dalla dimensione plurilinguistica di un idioma per secoli costretto a un peculiare cabotaggio, costantemente affiancato, quando non superato, schiacciato o messo in crisi, dalla presenza massiva dei dialetti. Caleidoscopio di lingue, colori, sonorità, il nostro palcoscenico, assai più di altri ambiti espressivi, ha saputo piegare la propria natura a un campionamento degli accenti e delle calate, sfruttando la preziosa metamorfosi implicata nel processo tutto poetico che rende teatrale un idioma sot
17 Gennaio 2013

TEATRO

Maria Paiato, la straordinaria interprete di Maria Zanella e altri monoghi, torna a stupirci con un testo di Annibale Ruccello. E' la storia di una dattilografa che, negli anni del boom, per raggiungere il benessere diventa convivente del proprio capo. E per mantenerlo arriva a un gesto estremo


di Sergio Buttiglieri

L’altra sera, assistendo al Teatro Cargo di Genova Voltri, periferica ma vitalissima realtà teatrale diretta da Laura Sicigliano, al devastante ultimo monologo di Maria Paiato, abbiamo ritrovato la stessa intensità che ci aveva fatto vibrare d’emozione assistendo alla Maria Zanella, uno dei suoi primi indimenticabili assoli, pregni dello stesso dolore che la protagonista Anna Cappelli, da un testo di Annibale Ruccello, impiegatina infagottata dentro al suo cappottino giallo in pieno boom economico post dopoguerra, ci trasmette con tutta la sua ansia di possedere la
27 Novembre 2012