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TEATRO

Realizzare un allestimento tratto dal capolavoro dell'autore boemo, Il Castello, significa piegare non solo la sceneggiatura ma anche la stessa scena alle esigenze del testo. Così ha fatto Giorgio Barbiero Corsetti, che firma la regia di questo trittico dove lo spettatore vive lo stesso smarrimento dell'agrimensore K


di Cristina Geninazzi

Non è semplicemente uno spettacolo itinerante, quello che offre la regia di Giorgio Barberio Corsetti nella sua ultima produzione, ispirata all’ambiziosa opera di Franz Kafka Il Castello, bensì un viaggio tortuoso e destabilizzante che permette allo spettatore di sperimentare la frustrazione e lo smarrimento del protagonista, l’agrimensore K.   Giunto in una terra straniera per compiere il lavoro che gli è stato commissionato, il povero signor K , scopre, in un clima di reticente diffidenza, che la sua venuta con ogni probabilità è stata cau
28 Giugno 2012

LIBRI

Valter Hugo Mãe racconta le miserie degli ultimi in un paesino portoghese, tra sogni di aldilà, misteriosi delitti, amori scomodi


di Giovanni Zagni

L’apocalisse dei lavoratori è la storia di tante, incolmabili distanze. Tra il mondo del colto e solitario signor Ferreira e quello della sua donna di servizio, Maria da Graça; tra la sua amica Quitéria e i suoi giovani amanti, immigrati da luoghi lontani in un angolo del Portogallo che li accoglie distratto e diffidente. Ciascuno alle prese con la difficoltà di tirare avanti ogni giorno senza motivazioni e senza speranze, obbligato a fare i conti con misteri scomodi e opprimenti: la morte, l’amore, il pensiero dell’aldilà. Materiali che, p
01 Febbraio 2010