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FILM

Lo sguardo dei monumenti parlanti e dei volatili si posa sulla città e sulle vicende del vedovo Valerio Mastandrea e dei suoi affetti. Una Torino vista dall'alto, quella proposta da Silvio Soldini ne Il Comandante e la Cicogna, con una leggerezza che troppo spesso diventa superficialità  


di Marinella Doriguzzi Bozzo

 I tempi sono quelli che sono: tautologia che non vorrebbe dire niente, se non contenesse un implicito eufemismo. Nel senso che i tempi sono pessimi, solo che una volta questo pensiero lo si lasciava alle zie e ai nonni nostalgici, mentre la novità è che oggi lo stesso assunto può essere condiviso anche dai giovani. Così Silvio Soldini deforma lo spirito di Fantasmi a Roma di Elio Pietrangeli e Ennio Flaiano (ossia una delle poche commedie fantasy del cinema italiano,1961) in una sorta di attualizzazione dal titolo sepulvediano, mentre i contenuti sono un p
22 Ottobre 2012

FILM

La kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo si trasferisce dagli scaffali delle librerie alle sale, per la regia del suo stesso autore. Peppinello, dieci anni, si divide tra una famiglia vivace e affollata e le sue fantasie solitarie. Una narrazione intelligente che riesce a far convivere diversi spunti nel solco della tradizione napoletana


di Marinella Doriguzzi Bozzo

“Quand’eeero piccola, dormivo sempre al lume di una lampada, per la paura della solitudine,paura che non m’ha lasciato mai”. Mina urla melodiosamente la sua canzone, mentre la cinepresa inquadra un vicolo amaro lungo il quale arranca Valeria Golino, fulminata dalla scoperta del tradimento del marito. Siamo a pochi minuti dall’inizio, e già si capisce, pur senza saper nulla di Ivan Cotroneo (qui alla sua prima prova registica) che siamo nelle mani di un intellettuale della napoletanità. Con gli inevitabili alti e bassi, ossia con il coraggio di ibrida
07 Novembre 2011

FILM

Il figlio più piccolo è una sorta di commedia all'italiana, ambientata in moderni scenari, più scialbi e cattivi


di Andrea B. Previtera

Mettiamo le mani avanti: questa è una recensione di difficile stesura. Difficile, perchè forzata a gravitare intorno al brutto ed al banale, spigoli che Il figlio più piccolo non cerca di nascondere, ed anzi sottolinea, e sottolinea, e sottolinea ancora. Dunque, Pupi Avati alla regia per un uso finalmente decoroso di Christian De Sica, affiancato a Luca Zingaretti. Un accostamento che sembra riproporre nel rapporto simbiotico tra i personaggi di fantasia quello individuato negli attori veri e propri. Poi, una buona Laura Morante a completare un cast... adeguato.  &nbs
26 Febbraio 2010