Dai trascorsi come cabarettista e comico televisivo, Paolo Hendel approda ai testi del teatro classico (o quasi) con la collaborazione di Leo Muscato. Il drammaturgo fustigatore dei costumi viene messo a sedere sulla poltrona di un talk show scandalistico, con tanto di citazioni dalle sue opere. Buon tentativo, ma non basta
di Igor Vazzaz
La comicità italiana ai tempi del governo dei professori: questione cruciale a proposito d’un intero panorama che, negli anni, parrebbe essersi incagliato nelle basse maree dell’antiberlusconismo, alla stregua del mesto centrosinistra cui è spesso organico. In tal senso assistiamo con curiosità al nuovo spettacolo di Paolo Hendel, comico per di più toscano, ormai attributo umoristico contemporaneo. Il glabro fiorentino muta spartito e, dalla versione di stand up comedian nostrale (in una linea che unisce, con diverse declinazioni, Benigni, P
C'è un equivoco dietro al discusso prequel della saga monicelliana: voler inquadrare le zingarate di Perozzi e compagni in un contesto di "toscanità" storica e che storica non è per niente. In realtà a fare grandi i tre film della serie fu un misto di malinconia e cinismo che alle gag di Neri Parenti sfugge completamente
di Igor Vazzaz
E così, eccolo nelle sale: nessun picchetto, nessuna manifestazione. Un’uscita come tante, né più né meno: Amici miei – Come tutto ebbe inizio, tributo a una delle più riuscite serie del nostro cinema, passerà alla cronaca (la storia è tutt’altro) più per le preventive polemiche, pretestuose e risibili, che per una qualsiasi motivazione estetica. E dire che l’investimento, quasi venti milioni di euro, non è mancato e che molti professionisti coinvolti non sono affatto di secondo piano. Le prime sequenze denu