• Seguici su:
TEATRO

Luigi Lo Cascio porta in scena uno spettacolo ispirato a Le Baccanti di Euripide: La caccia è ben congegnato, ma manca il contatto con la tragedia


di Igor Vazzaz

Ossessione per la forma tragica e impossibilità di esprimerla, di penetrare a fondo la dimensione del dionisiaco, la sua sapienza distruttrice e, al contempo vivificatrice, paradossale. Luigi Lo Cascio si getta a capofitto nella complessa rilettura euripidea delle Baccanti, in questa Caccia, cerca disperata e asintotica a più prede e oggetti: le menadi tebane al seguito del ricciuto dio ebbro, il contatto sconvolgente con la radice più profonda del pensiero ellenico, la sua comprensione intellettuale, raziocinante e, infine, la sua attuabilità teatrale. È po
24 Febbraio 2010

TEATRO

Nessuna sorpresa nei Personaggi portati in scena dal talentuoso comico: tornano il Ministro della Paura, Epifanio e Cetto Laqualunque, in uno spettacolo del tutto privo di inventiva


di Igor Vazzaz

C’è qualcosa di profondamente ingiusto nel sistema spettacolare italiano, e non parliamo di politica culturale, se attori d’indubbio talento, inventiva ed esperienza, finiscono puntualmente per offrire assolo teatrali insoddisfacenti e frustranti per l’occasione perduta che rappresentano. Ultimo della serie Antonio Albanese, che gode in abbondanza di credito da parte nostra, e non solo: interprete poliedrico, incline a una polifonia non costretta nei limiti del riso, capace di ben figurare sia in scena sia su schermi grandi o piccoli e di recente scopertosi addirittura
15 Febbraio 2010

TEATRO

La storica coppia del Drive in porta in teatro Rumors (Dicerie), di Neil Simon


di Igor Vazzaz

Non siamo integralisti, tutt’altro, fermamente convinti che qualsiasi tipologia di teatro, e di lavoro in genere, possa essere realizzata con serietà, efficacia, dignità e onestà: ci apparecchiamo sempre di buona lena a seguir spettacoli dei più vari, schivando qualsivoglia snobismo. Dunque, fatte salve le ultime due qualità citate, schiettamente morali e non di nostra competenza, stavolta parleremo male d’un allestimento fresco di debutto, protagonisti due “miti” di quegli anni Ottanta che ci hanno, bene o male, cresciuti e formati.
03 Febbraio 2010

TEATRO

E' lo slogan scritto sulla pelle dei protagonisti di Too late!, rivisitazione contemporanea del mito di Antigone proposta da Motus


di Igor Vazzaz

È un pertinente gioco d’accumulo e sottrazione, questo Too Late!, nuovo lavoro di Motus, gruppo storico di quella Romagna felix tra le principali teste di ponte del nostro teatro contemporaneo. A partire dal titolo, Antigone viene posta tra parentesi e privata di maiuscola: Too Late, troppo tardi, per una generazione cresciuta in tempi slabbrati, devastati dalla comunicazione, drogati di simultaneità, velocità, rumore. Troppo tardi per penetrare del tutto il mito tebano della sorella ribelle al tiranno e fedele alla legge divina. Troppo tardi per non "vergognars
19 Gennaio 2010

TEATRO

Il geniale artista dei travestimenti in Sillabari interpreta le aspirazioni piccolo borghesi dei personaggi parisiani


di Igor Vazzaz

È splendidamente doloroso (ri)vedere in scena Paolo Poli, per mille e più motivi. Primo fra tutti l’insufficienza pneumatica del nostro lessico nel poter descrivere, pur approssimando, le mirabolanti dimensioni d’un artista per il quale ogni lemma è già stato speso, ogni attributo bruciato, ogni apprezzamento sfruttato. Quasi trent’anni or sono, Rodolfo Di Giammarco elencava con divertito puntiglio, nell’unica monografia dedicata al professorino che canta (questo sì, misfatto autentico dei nostri studi teatrologici), una pletora d&rsqu
13 Gennaio 2010

TEATRO

Debutto italiano per Auntie and me, commedia nera dell'autore canadese


di Igor Vazzaz

Paradossale e nera, umorosa, a tratti cinica, ma non troppo cattiva, Auntie and Me, commedia di Morris Panych al debutto assoluto in Italia. Il drammaturgo canadese, vivente, è tra i più interessanti autori contemporanei di lingua inglese e alla scrittura sposa con successo la pratica d’attore, non solo teatrale. La pièce in questione è il frutto della rielaborazione d’una commedia del 1995, Vigil, adattata sette anni dopo in occasione del Festival di Edimburgo: protagonisti due "soli", Kemp, uomo deluso, oltre la soglia della maturità,
23 Dicembre 2009

TEATRO

La più celebre storia d'amore del teatro è ambientata in un campo nomadi nello spettacolo di Federico Tiezzi in anteprima nazionale a Prato


di Igor Vazzaz

I classici non possono essere affrontati senza tradimento: questione etica ed estetica. Riproporre Shakespeare secondo i canoni dei suoi tempi (strano a dirsi: il Bardo è stato anche un contemporaneo) non avrebbe altro senso che quello archeologico, là dove il teatro si consuma sempre nel qui e ora della performance, nel non luogo della scena. Per questo l’idea di ambientare la più celebre storia d’amore della scena in un campo nomadi è plausibile e permette a Federico Tiezzi di lavorare su immagini di grande suggestione.   L’incipit vede g
14 Dicembre 2009

TEATRO

La dura pièce di Beckett con una splendida interpretazione della Asti


di Igor Vazzaz

Rumore crescente, caotico, misto a sibili di tempesta: l’abbacinante nitore di un velo si solleva. Buio. Lo sguardo sul teatro si carica del suo senso più profondo: vedere le cose che sono nascoste, vertigine azzardata, squarcio allucinato oltre la soglia del quotidiano. Luce. Lo sfondo illuminato a giorno disegna con precisione il profilo aguzzo d’un cumulo al centro della scena. Sembrano lamiere intrecciate o spigolose lingue d’asfalto, come residui stradali d’un terremoto. In vetta all’ammasso, una figura umana: bloccata all’altezza della vita, blo
03 Dicembre 2009

TEATRO

Il nuovo Recital di Corrado Guzzanti non fa altro che riproporre alcuni dei suoi più fortunati personaggi televisivi


di Igor Vazzaz

Nel panorama comico italiano, nebulosa affollata e da tempo in crisi, la costellazione della famiglia Guzzanti rappresenta un unicum significativo. Non stiamo ironizzando sul capofamiglia Paolo, umorista volontario e non, ma sulla sua prole e in particolare sul miglior fico di tal bigoncio, Corrado. Al contrario della brava Sabrina, il cui livore spesso nuoce, egli brilla per fantasia, forza interpretativa e la singolare paradossalità delle proprie caratterizzazioni. Pure la sua è satira, munita però di un’aurea coscienza sui doveri d’ogni autore che si rispett
24 Novembre 2009