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TEATRO

La compagnia di Ugo Chiti mette in scena La Mandragola, commedia nera del nostro Cinquecento. Umorismo ruvido e musiche ataviche per una storia di corna e intrighi in cui la parola è protagonista


di Igor Vazzaz

Una commedia austera, acuminata, solenne e tesa come la corda d’un arco, geometrica, fine d’una stilizzazione sofisticata e mai gratuita, così coerente con la lingua desueta e moderna, inconfondibile, di Ugo Chiti. Inutile sperperar tempo e fiato in sguerguenze: Arca Azzurra è, da decenni, tra le migliori realtà della scena italiana, compagnia di giro quasi all’antica, quasi famigliare, così periferica, resistente e orgogliosa, portatrice di un mondo, di un teatro, di un idioma, da sempre frutti di lavorio profondo e rigoroso. E i risultati, non da
10 Febbraio 2011

TEATRO CANZONE

La brava Maddalena Crippa riporta in scena il genio del teatro canzone. L'attrice cerca di smarcarsi dall'inarrivabile modello e ci riesce meglio di altri: ma non basta


di Igor Vazzaz

A scanso di fraintendimenti, ribadiamo quel che abbiamo detto altre volte: il teatro è il regno della reintepretazione, della reinvenzione, della resurrezione di testi, corpi e rapporti di forze un tempo cuciti addosso ad altri corpi, altre voci, altri attori. Quello di Gaber, a nostro avviso, era ed è tuttora grande teatro, originale, urgente e, benché legato a doppio filo con la realtà dell’epoca in cui veniva concepito, ancora in grado di parlare agli spettatori.   Questo non implica che le ultime rivisitazioni abbiano colto nel segno, tutt’altr
08 Febbraio 2011

TEATRO

Nella sensuale Bahia, una donna si divide tra un marito mascalzone, morto, e uno amorevole e noioso, vivo. La buona notizia è che il capolavoro di Amado a teatro potrebbe fare scintille. La cattiva è: non in questo spettacolo


di Igor Vazzaz

Abbiamo una certezza, dopo aver assistito alla versione teatrale di Dona Flor e i suoi due mariti: il capolavoro di Amado regge alla grande la traslazione scenica. Singolare che tale convinzione, tanto più ferrea rispetto ai dubbi pregiudiziali, sia risultato tetragono d’uno spettacolo mal compiuto. Chiariamo: le trasposizioni sono non solo possibili, ma da incoraggiare, e non v’è da disturbar Nekrošius per dimostrarlo. Necessario, però, è che lo spirito del modello ben si coaguli, s’impreziosisca nel filtraggio d’un differente mezzo e
04 Febbraio 2011

TEATRO

Donna Rosita Nubile, nata dalla penna del poeta spagnolo, ha consumato tutta una vita aspettando un uomo che non tornerà. La dignità e la forza di un personaggio a suo modo epico vengono esaltati da uno splendido cast, tutto al femminile. Dirige Lluis Pasqual 


di Igor Vazzaz

Conta i giorni che passano, scivolati via a far settimane e mesi e anni. Quasi senz’accorgersene, lasciandosi sorprendere dalla fanciulla linguacciuta che le rammenta, per caso, il tempo trascorso da che lui se ne andò. Quel tempo scivolatole addosso come una condanna, pena comminata senza pietà o condizionale, reclusione dell’anima, prima che del corpo, autoinflitta e cosciente.    La Rosita lorchiana è l’eroina di un’attesa ostinata, donna di forza titanica alle prese col solito, consueto, mezzo uomo. Anzi: col solito uomo, ché me
20 Gennaio 2011

TEATRO

Le telecamere che lo seguivano durante le scorse tournée non ci sono più, e i giornali l'hanno abbandonato da un bel pezzo. Ma lui è tornato con un nuovo show, Grillo is back


di Igor Vazzaz

Come si può recensire uno show di Beppe Grillo? Domanda prevedibile, ma necessaria: l’analisi di un oggetto, qualsiasi esso sia, può sperare d’avere uno straccio di senso soltanto a patto d’accordarsi su una definizione quanto più univoca del medesimo, pena il fraintendimento sicuro o la totale inutilità dell’analisi stessa - ammettendo che questa abbia un valore in sé, cosa che diamo scontata, non senza una pallida speranza.   Ebbene, la natura ondivaga del Grillo–personaggio (è un attore? un comico? un autore satir
28 Dicembre 2011

TEATRO

In Terra Padre Eugenio Allegri e Neri Marcoré leggono racconti di Saviano precedenti e successivi al romanzo, con cui condividono tematiche e toni. Un testo di denuncia ringhiato e rabbioso, cui poco riescono ad aggiungere attori e regia


di Igor Vazzaz

Se, negli ultimi mesi, un risultato irritante s’è ottenuto, malgré soi, all’indirizzo di Roberto Saviano, è proprio quello di rendere impossibile, quando non vischioso e contraddittorio, esprimere un qualsiasi giudizio sulla sua persona o la sua opera. E la colpa, questa colpa, non è certo sua, d’uno scrittore che cerca di fare il proprio mestiere, nella non banale posizione di chi è destinato a spaccare in due l’opinione pubblica ogniqualvolta respiri. Con tale sentimento, dunque, ci accingiamo ad assistere a Terra padre, spettacolo c
09 Dicembre 2010

TEATRO - LA DOPPIA RECENSIONE

Il capolavoro di Manzoni riscritto da Testori e portato in scena da Lombardi e Tiezzi, è recensito in parallelo da due nostri critici. Una matrioska da non perdere


di Sergio Buttiglieri e Igor Vazzaz

Una compagnia teatrale che non sa recitare, alle prese con le prove di uno spettacolo tratto dal romanzo che da adolescenti abbiamo odiato perché costretti a leggerlo a scuola. Ma che tutti ci portiamo dentro con affetto appena abbandonati gli studi, quasi fosse un pezzo della nostra identità nazionale, al pari della pizza o della torre di Pisa.    Testori con I Promessi Sposi alla prova gioca su un testo che gli attori scalcagnati, un po’ come noi spettatori, non sanno come far brillare di inedita luce. E attraverso il ca
07 Dicembre 2010

RECENSIAMO TUTTO

Non si dice ma soprattutto non se ne parla. Eppure la bestemmia ha avuto e ha molti esponenti illustri dalla storia della letteratura, del cinema e della tv. Dal medioevo fino ad oggi, una lunga tradizione (tutta cattolica) di "scambi confidenziali" con l'Altissimo


di Igor Vazzaz

In un paese in cui ogni dettaglio viene ingrandito a dismisura secondo convenienze politiche, vi sono fenomeni che, negli ultimi anni, hanno acquisito visibilità e centralità inusitate sugli organi di stampa. Tra questi, la bestemmia. Che a prorompere in esclamazioni blasfeme sia un concorrente più o meno famoso di un reality, un comico toscanaccio, un calciatore o, addirittura, il Presidente del Consiglio, il copione è sempre il medesimo: improperio – costernazione pubblica – scuse di prammatica.    Mai che qualcuno si attenti a proporre una
19 Novembre 2010

TEATRO

Presentato in Piazza del Duomo a Prato, Infernal Comedy ha visto l'interprete croatoamericano nei panni dell'assassino Jack Unterwerger. Ma il contesto teatrale non gli dona e lo priva delle sue doti migliori


di Igor Vazzaz

Anno sfortunato, in ambito teatrale, per gli hollywoodiani in Italia: dopo il tentativo non del tutto centrato di John Turturro con le Italian Folktales da Calvino, Pitré e Basile, tocca a John Malkovich deludere le aspettative del pubblico accorso per assistere alla sua interpretazione di Jack Unterweger in The Infernal Comedy dell’autore e regista viennese Michael Sturminger. Si sfida la calura dell’entroterra toscano, incuriositi da uno spettacolo di fattura internazionale (debuttato in California nel 2008 e passato al Festival dei Due Mondi di Spoleto), fiduciosi nel ch
29 Luglio 2010

TEATRO

Ricantare la celebre opera di Mozart a cappella, con i rumori e le pernacchie che fanno i bambini e un'espressione imperturbabile sul volto. E' l'ultima trovata de I Sacchi di Sabbia, la compagnia tosconapoletana che riporta nei capolavori della lirica un po' di sana malizia


di Igor Vazzaz

In un impeccabile completo scuro, una figura maschile, magra, dai tratti daliniani, accoglie il pubblico in silenzio, al centro d’una scena spoglia. Unici arredi, uno schermo sul fondo e, qualche passo più avanti, un doppio gradino di legno. Impettito, l’uomo in completo scuro reca con sé una borsa a tracolla, in compunta attesa che il pubblico prenda posto e cessi l’ordinario brusio precedente le performance teatrali. Buio. Una voce fuori scena, femminile e neutra, fornisce una scarna sinossi del Don Giovanni, citando situazioni e snodi del capolavoro di Mozart
12 Luglio 2010

TEATRO

Anche nel suo ultimo spettacolo, 7-14-21-28, il performer si esibisce nel labirinto scenografico creato ad hoc da Flavia Mastrella. Le loro sperimentazioni sul linguaggio di scena spiazzano sia il pubblico che la critica


di Igor Vazzaz

La recensione non è il modo ideale per affrontare il teatro, e l’arte in genere, quando questi fanno del linguaggio (e non della lingua) il proprio campo di battaglia, mettendo in crisi forme convenzionali e proponendone di nuove. È il caso di Antonio Rezza e Flavia Mastrella: troppo sfuggente il loro discorso, nell’immediatezza apparente d’una comicità crudele che conduce spettatori e critica sui terreni impervi del travisamento, puntando al dito e ignorando la luna. E lo strabismo - commovente per ingenuità - di certe cronache su 7 – 14 &n
05 Maggio 2010

TEATRO

Non è teatro, non è musica, non è danza e non è arte: è il nuovo spettacolo di Marco Parente, con un demone poveraccio, letteralmente cornuto e mazziato, per protagonista


di Igor Vazzaz

Quale futuro, se di futuro si può parlare, per il teatro canzone? Forma ibrida e feconda, consegnataci da un Gaber divenuto “classico” e tuttora in attesa di interpreti degni (gli esperimenti al riguardo sono successi di pubblico, ma fiaschi d’estetica e politica), questo peculiare (de)genere novecentesco sembra ancora necessitare di tempo per potersi dichiarare in salute. E mentre i “puri” alfieri del rock italiano, gli Afterhours, si aprono, in modo discutibile, alla performance, c’è chi, sottotraccia ma non troppo, elabora strategie esp
26 Aprile 2010

TEATRO

Abbiamo visto in anteprima nazionale lo spettacolo shakespeariano della Compagnia del Carretto. Un principe antieroe abbatte uomini come burattini, allucinata metafora della trappola teatrale e della vanità di ogni gesto


di Igor Vazzaz

Un quadrilatero di drappeggi in porpora trapuntati: ring, scacchiera, arena e teatro. Il solo versante che traspare volge alla platea, parete paradossale e invalicabile per quello che è il dramma dei drammi, la vicenda del principe danese. Che è metafora, secondo declinazione: dell’uomo moderno; della macchina teatrale; del complesso edipico; dell’eroe–antieroe ben conscio dell’infinita vanità del gesto e, dunque, deciso a tuffarsi nel gioco scenico, in spregio alle realtà del delitto e della vendetta. (Foto di Filippo Brancoli Pantera)  
23 Marzo 2010

OPERA LIRICA

Isabella, la protagonista dell'Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, trionfa con l'astuzia su un mondo maschile guidato dai soli appetiti sessuali


di Igor Vazzaz

Caleidoscopica, brillante, vorticosa, L’Italiana in Algeri data sulle pregiate tavole del Maggio Fiorentino. E la città gigliata sancisce pure in questa stagione un legame privilegiato con una Catalogna d'allestitori visionari e coraggiosi: se nella precedente erano state le fantasie ipertecnologiche della Fura dels Baus a illustrare con scioccanti megaschermi la potenza di due quarti del Ring wagneriano (Siegfried e Götterdämmerung, diretti da Mehta), poco fa è stata la volta dell'indimenticabile capolavoro rossiniano, che ha usufruito della ludica crea
15 Marzo 2010

TEATRO

Me vojo sarva’ – Nessuno ci guarda è un monologo in romanesco in cui la talentuosa attrice interpreta più voci, amare e comiche, di outsider afflitti dalla vita


di Igor Vazzaz

Scena spoglia, cruda nella desolata laconicità di fondali neri, come reduce dallo smontaggio d’un dopo spettacolo. Le tavole del palco sembrano ancor più consumate, colte quasi alla sprovvista dal calare dell’ombra e dall’irruzione fonica di un James Brown d’annata che, nella brulla nudità del quadro visivo, suona ancor più ruvido e dolente. Una figura femminile, snella ed elastica, disegna orbite circolari intorno al tenue fascio luminoso proiettato dall’alto: passi nervosi, estenuati, a mancare il centro, suggerendo l’assenza d&
09 Marzo 2010