Per celebrare fasti e violenze della verde età, il regista romano riporta sulle ribalte lo spettacolo che lo consacrò nell'82. In questo I Masnadieri di Schiller lui non va in scena, ma lascia spazio agli attori della Giovane Compagnia del Teatro di Roma. A suonare datata, però, è l'idea stessa delle nuove generazioni
di Igor Vazzaz
I giovani, strana entità: mobile, mutevole (quelli di ieri, oggi sono adulti, forse; quelli di oggi, adulti lo saranno, magari), eppure sempre evocata, blandita, costantemente puntata da un mercato che, a sessant’anni dall’invenzione del rock’n’roll, l’ha eletta peculiare riserva di caccia. Certo, i tempi son cambiati: una volta esser giovani era indiscussa benedizione, adesso, coi neodottori alle cornette congestionate dei call center, si gode meno, benché l’agio dell’età sia tuttora fuor di dubbio. E proprio ai ragazzi si
La banalità del male ha il volto di tre giovani naziskin (uno dei quali musulmano) ultranazionalisti più per paura che per convinzione. La messinscena di Marco Plino rende giustizia al testo di Lars Noren, che guarda alla violenze dei suoi personaggi con gelido distacco
di Nicola Arrigoni
Tutto si svolge in un parchetto giochi, in un bosco, a fine anno scolastico. A festeggiare la maturità appena conseguita è un trio di ragazzotti rasati, con gli anfibi ai piedi e bomber indosso. La divisa denuncia subito che si tratta di tre naziskin, tre ragazzi che appartengono a quella gioventù sedotta dalle ideologie dell’estrema destra più per paura che convinzione, più per inadeguatezza al presente che per consapevolezza. Nella costruzione drammaturgica di impatto cronachistico elaborata da Lars Norén c’è il desiderio d
Last train home, film debutto del regista sino-canadese Lixin Fan, racconta la grande migrazione del Capodanno cinese. Ogni anno 200 milioni di lavoratori dell'industria tornano dalle città al paese d'origine. Un'occasione per gettare luce, con Agichina24, sulle condizioni di vita dei mingong e dei loro figli
di Annarita De Gaetano
Changhua and Sugin Zhang sono alla stazione ferroviaria in attesa di un treno che li porterà nel loro villaggio natale. Ad attenderli ci saranno i loro due figli che da anni vivono con la nonna: loro, i genitori, hanno dovuto lasciare a casa per trasferirsi a Canton, a lavorare in una fabbrica di indumenti. È il Capodanno cinese, l’unica occasione per la maggior parte dei lavoratori migranti di ricongiungersi alla propria famiglia, e quell’ultimo treno rappresenta tutto. Non trasporta solo persone, ma anche sogni, speranze, desideri, i pochi momenti felici di un&rsquo
I giorni della Rotonda di Silvia Ballestra racconta la militanza degli anni Settanta, l'eroina degli Ottanta e il successivo riflusso vissuti in provincia
di Matteo Di Gesù
Altro che bamboccioni: a Mordere il mondo su Radio Radicale storie di giovani che cavalcano la globalizzazione
di Francesco Signor