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ARTE CONTEMPORANEA

Il progetto della vita di Plamen Dejanoff si chiama The Bronze House e vuole riunire urbanistica, architettura e scultura nella costruzione di un edificio di oltre 600 metri quadri. Prima di trovare sede nella cittadina di Veliko Tarnovo verrà esposto museo per museo intorno al mondo. L'abbiamo visto al MamBO di Bologna e l'impressione è quella di una grande campagna marketing


di Mirko Nottoli

Perplessità. Potrebbe essere questa la parola che meglio descrive la sensazione che si prova visitando la personale di Plamen Dejanoff allestita al Mambo di Bologna. The Bronze House si intitola, come la colossale opera che ci accoglie nella grande sala delle Ciminiere del Museo: una vera e propria casa costruita con dei moduli di bronzo assemblabili all’infinito.   Approfondendo la questione, incuriositi da un concetto che non si riesce ad afferrare nell’immediato, veniamo a conoscenza di un progetto ambizioso - per quanto non nuovo, quantomeno nelle finalità -
16 Luglio 2012

ARTE MODERNA

L’éspace de l’ecriture, la prima mostra italiana dedicata dal MamBo di Bologna a Marcel Broodthaers, genio del secondo novecento, prende la "scusa" per esplorare tutta quell'arte che si interroga su di sè e sull'idea stessa di comunicazione. Si interrogherà anche il visitatore, una volta tanto stimolato a superare (pre)giudizi consolidati


di Mirko Nottoli

Artista concettuale, videoartista, poeta, perfomer. Ma anche situazionista, dadaista, surrealista, creatore visivo. Marcel Broodthaers non sarà una delle figure più conosciute nel panorama artistico italiano (e la colpa è tutta nostra), ma di sicuro rientra tra le più interessanti e geniali di tutto il secondo Novecento, una di coloro che più hanno contribuito allo sviluppo di nuovi linguaggi, sperimentando, provocando, scardinando convenzioni e sistemi predefiniti.   Nato in Belgio nel 1924 e morto prematuramente il giorno
14 Marzo 2012

MOSTRE

Sette città italiane ricordano in contemporanea la mostra dei poveristi del 1968, un evento che fece la storia. Bologna, che grazie alla Galleria De’ Foscherari ne fu parte integrante, ospita al Mambo una retrospettiva curata da Germano Celant e Gianfranco Maraniello. Ma dov'è il senso, quando manca la sorpresa?


di Mirko Nottoli

Dopo le personali di Giovanni Anselmo, Giuseppe Penone, Gilberto Zorio, Pier Paolo Calzolari, che si sono susseguite nel corso degli anni prima alla Gam poi al Mambo, una grande retrospettiva sull’Arte Povera sembrava un approdo più che naturale per il museo bolognese.   Gloria artistica nazionale, risalita agli onori della cronaca durante la penultima biennale di Venezia con il dibattito se esista o meno un’arte di destra e una di sinistra, l’arte povera nasce a Torino nel 1967 su iniziativa di Germano Celant, e oggi se ne celebra il "non si sa cosa"
10 Novembre 2011

ARTE CONTEMPORANEA

Artisti multimediali, in questa prima personale in un museo pubblico (il Mambo di Bologna), propongono video, fotografie, installazioni sonore e visive. Un ragionamento sullo spazio geografico nella realtà contemporanea, domande interessanti che però troppo spesso restano senza risposta


di Mirko Nottoli

Una cosa va detta, gli allestimenti del Mambo sono proprio belli. Non sarà un’osservazione molto scientifica ma è quello che si pensa ogni volta che si varca l’ingresso. Per la mostra di Zimmerfrei, Campo | largo, ci accoglie una gigantesca rete di nylon che pende dal soffitto per tutta la lunghezza della grande sala e che, illuminata da alcuni fari che cambiano intensità e colore, dal bianco al violetto, crea dei suggestivi giochi d’ombra alle pareti. Qual è il significato? Non lo sappiamo ma fa effetto e comunque un significato lo si trova.  
27 Luglio 2011

ARTE CONTEMPORANEA

Invitato al Mambo per una mostra personale, il semisconosciuto newyorkese Matthew Day Jackson si presenta ai bolognesi... defunto. In Search of è il titolo una (finta) trasmissione tv che indaga sulla sua scomparsa, mentre le altre installazioni mettono in scena il ritrovamento del corpo in un contesto futuristico


di Mirko Nottoli

L’accusa che più di frequente si muove ad ArteFiera, a Bologna, è di essere provinciale. Ogni anno, alla domanda com’è quest’anno ArteFiera, qualcuno risponderà: “provinciale”. Del resto l’Italia, si sa, è provinciale, Bologna è provinciale, pertanto anche la Fiera sarà provinciale. Niente a che vedere con Basilea, che è molto cool, né tantomeno con Miami che è il top del cool.   Per sfuggire a tale accusa cosa c’è di meglio di una mostra di un giovane artista, semiscono
10 Marzo 2011

DESIGN

La mostra del MamBO, Lampi di Design, è l'omaggio che Bologna rende al suo geniale cittadino scomparso tre anni fa. Un percorso a tappe tra le creazioni di chi per primo portò l'arte negli spazi domestici e urbani, convinto che la bellezza deve essere per tutti


di Mirko Nottoli

“La produzione è il mezzo di comunicazione più efficace del nostro tempo”. Così scriveva Dino Gavina, imprenditore illuminato che partito da una piccola bottega di tappezzeria è diventato uno dei personaggi chiave del design italiano del Novecento. Dai mobili all’illuminazione all’arredo urbano, era fondamentalmente un’idea di democrazia quello che lo guidava, l’utopia di portare la bellezza ovunque, di farne un bene alla portata di tutti.   “Sappiamo che l’equilibrio psicologico dell’uomo dipende in gran p
19 Ottobre 2010

Arte

Scanner è il nome dell'installazione che l'artista slovacco Matej Krén ha realizzato per il museo MAMbo di Bologna. Più di 90mila volumi impilati in una torre che supera gli 11 metri di altezza. Imponente allo sguardo, ma visitarla è un'impresa per chi ama le emozioni forti


di Alessandra Testa

Sublime claustrofobia da un lato, delirio di onnipotenza dall'altro. Sono le due sensazioni diametralmente opposte che vivrete se troverete il coraggio di abbandonarvi a Scanner, l'imponente installazione di Matej Krén in scena fino al prossimo 25 luglio al MAMbo, il museo d'arte moderna di Bologna. Per la prima volta in Italia, il vate degli artisti slovacchi ha realizzato un vera e propria scultura di pagine per una delle sale del white cube nato nel 2007 negli spazi che un tempo furono del forno del pane.   Alta 11 metri e 70 centimetri e larga quasi altrettanto, l'enorme palizz
13 Aprile 2010