• Seguici su:
ARTE CONTEMPORANEA

La relazione confidenziale del movimento d'avanguardia e di uno dei suoi esponenti più pop, Nam June Paik, con la città di Modena è messa in mostra alla Galleria Civica di Palazzo Santa Margherita. Un'occasione per riscoprire il cosiddetto "padre della videoarte" e la sua passione per la grande opera italiana. 


di Mirko Nottoli

La mostra Nam June Paik in Italia, in programma a Modena dal 16 febbraio al 2 giugno 2013, costituisce, con quella da poco terminata a Reggio Emilia a Palazzo Magnani, Women in Fluxus, un dittico ideale sul celebre movimento fondato da George Maciunas nel 1962 che proprio con l’Emilia instaurò relazioni proficue, soprattutto grazie all’attività della casa editrice Pari & Dispari di Rosanna Chiessi.   Diciamolo preventivamente a scanso di equivoci: le mostre su Fluxus sono a dir poco ostiche. Perché ostico fu il movimento, per sua stessa natura antiart
20 Marzo 2013

ARTE CONTEMPORANEA

La prima, essenziale esposizione personale italiana per l'artista concettuale dai Paesi Bassi, si intitola Tra due mondi ed è stata organizzata dal MamBo di Bologna a Villa delle Rose. Ritratti, spesso autoritratti, fotografici che celebrano una vita immolata alla ricerca dell'estremo


di Mirko Nottoli

Nella splendida cornice di Villa delle Rose la mostra su Bas Jan Ader brilla di luce propria e  riflessa insieme. Esposizione breve ed essenziale che conta non più di una ventina di opere (ci si impiega un quarto d’ora a visitarla) così come breve ed essenziale è stata la vita e l’arte dell'artista celebrato: un personaggio circondato da un’aura mitica, nato nel 1942 vicino a Groninga, nei Paesi Bassi, e disperso in mare nel 1975 mentre stava cercando di battere il record di traversata in solitaria dell’oceano Atlantico sull’ imbarcazione
21 Febbraio 2013

ARTE

Stanchi delle classifiche di fine anno? Non ne potete più dei siti che vi propinano le migliori opere del 2012? Giudizio Universale guarda avanti: in esclusiva per voi ecco le migliori opere dell'anno prossimo! Capolavori che non sono stati esposti, e che non lo saranno mai: li hanno immaginati i nostri recensori di fiducia. Perché il meglio, come sempre, deve ancora venire
 

di Mirko Nottoli, Riccardo Bonini, Anna Colafiglio

MOSTRA Esposizione Internazionale d'Arte, varie sedi, Venezia Massimiliano Gioni realizza finalmente una Biennale come si deve. Innanzitutto riduce lo spazio per sé ai soli giardini lasciando il resto alle singole realtà nazionali. E nel padiglione centrale allestisce una mostra che non è il solito guazzabuglio di opere tutte diverse e quindi tutte uguali (Fare Mondi, IllumiNazioni) ma è finalmente una mostra in cui il progetto curatoriale appare evidente, improntato al tentativo di tracciare un reale identikit della situazione odierna, attraverso alcuni nomi apposi
20 Dicembre 2012

ARTE CONTEMPORANEA

Amico-rivale di Francis Bacon, e spesso offuscato dal confronto, il pittore inglese trova il suo riscatto dalla personale dedicatagli dalla Fondazione Magnani Rocca di Parma. Un'esposizione necessaria e un'occasione unica per riscoprire un pennello sempre alla ricerca del movimento vitale, anche quando dipingeva paesaggi


di Mirko Nottoli

Una mostra su Graham Sutherland è, innanzitutto, una mostra necessaria. Tra i grandi pittori del Novecento oggi, Sutherland, a differenza di molti suoi colleghi à la page (ma al pari di altri), è quasi totalmente ignorato secondo gli insondabili andamenti delle (ri)valutazioni imposte dalla critica d’arte. Su ogni manuale di storia lo si trova citato insieme a Francis Bacon col quale si contese la scena europea durante tutto il secondo dopoguerra. Ma mentre, oggi, non c’è asta internazionale in cui il suo amico-rivale, come viene generalmente definito, n
17 Ottobre 2012

ARTE CONTEMPORANEA

Il progetto della vita di Plamen Dejanoff si chiama The Bronze House e vuole riunire urbanistica, architettura e scultura nella costruzione di un edificio di oltre 600 metri quadri. Prima di trovare sede nella cittadina di Veliko Tarnovo verrà esposto museo per museo intorno al mondo. L'abbiamo visto al MamBO di Bologna e l'impressione è quella di una grande campagna marketing


di Mirko Nottoli

Perplessità. Potrebbe essere questa la parola che meglio descrive la sensazione che si prova visitando la personale di Plamen Dejanoff allestita al Mambo di Bologna. The Bronze House si intitola, come la colossale opera che ci accoglie nella grande sala delle Ciminiere del Museo: una vera e propria casa costruita con dei moduli di bronzo assemblabili all’infinito.   Approfondendo la questione, incuriositi da un concetto che non si riesce ad afferrare nell’immediato, veniamo a conoscenza di un progetto ambizioso - per quanto non nuovo, quantomeno nelle finalità -
16 Luglio 2012

ARTE

In solidarietà alle zone terremotate (e inviandovi a mandare un'offerta con un sms al 45500) pubblichiamo questa recensione di una mostra appena chiusa in anticipo a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Pochi pennelli possono dire di conoscere bene i paesaggi delle province spagnole quanto Joaquin Sorolla, impressionista fuori tempo massimo vissuto tra fine 800 e primi del 900


di Mirko Nottoli

Paesaggi. Paesaggi, paesaggi. Ritratti, giardini, patii, cortili, fiori, patii, ancora paesaggi. Joaquin  Sorolla fu un pittore spagnolo, impressionista in ritardo di un paio di decenni, celebrato in vita e semidimenticato dopo, almeno fuori dai confini natii.  Nato a Valencia nel 1863, frequenta dapprima l’Accademia di Belle Arti della sua città, poi si reca a Roma per continuare gli studi ma è a Parigi che, nel fervente clima della belle epoque, rimane folgorato da Monet e compagnia.   La luce, l’acqua, la natura, la pittura en plein air, pennellate
04 Giugno 2012

ARTE

Lodevole operazione di recupero quella messa in piedi dal Museo S. Domenico di Forlì nei confronti del poco noto scultore italiano, sospeso (anche stilisticamente) a cavallo tra Novecento e Ottocento. Ma nel tentativo di mettere la sua opera a confronto "tra Michelangelo e Klimt" i nomi degli intrusi aumentano e il percorso di visita diventa una giungla da sfoltire


di Mirko Nottoli

Adolfo Wildt, nato a Milano nel 1868, ci è morto nel 1931. Fu titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Brera, Accademico d’Italia, più volte invitato alla Biennale di Venezia. Celebrato in vita e poi dimenticato fino a oggi, quando un lento processo di rivalutazione è entrato in atto. Il fatto è che Wildt, nato e vissuto a cavallo tra i due secoli scorsi, in pieno clima Liberty, è come se lì in mezzo ci fosse rimasto bloccato, quasi sospeso: ancora troppo legato all’Ottocento per essere contemporaneo ma già tro
12 Aprile 2012

ARTE MODERNA

L’éspace de l’ecriture, la prima mostra italiana dedicata dal MamBo di Bologna a Marcel Broodthaers, genio del secondo novecento, prende la "scusa" per esplorare tutta quell'arte che si interroga su di sè e sull'idea stessa di comunicazione. Si interrogherà anche il visitatore, una volta tanto stimolato a superare (pre)giudizi consolidati


di Mirko Nottoli

Artista concettuale, videoartista, poeta, perfomer. Ma anche situazionista, dadaista, surrealista, creatore visivo. Marcel Broodthaers non sarà una delle figure più conosciute nel panorama artistico italiano (e la colpa è tutta nostra), ma di sicuro rientra tra le più interessanti e geniali di tutto il secondo Novecento, una di coloro che più hanno contribuito allo sviluppo di nuovi linguaggi, sperimentando, provocando, scardinando convenzioni e sistemi predefiniti.   Nato in Belgio nel 1924 e morto prematuramente il giorno
14 Marzo 2012

MOSTRE

Come il protagonista dell'ultimo film di Woody Allen, al visitatore del Palazzo Diamanti (Ferrara) viene offerta la possibilità di un salto indietro nel tempo fino agli Anni Folli. La Parigi di Modigliani, Picasso, Dalì. L'impressione però, è appunto quella di un dejà vu, con i soliti nomi di richiamo che nulla aggiungono alle conoscenze dell'avventore


di Mirko Nottoli

Una domenica d'inverno. Ferrara, Palazzo dei Diamanti. Tempo grigio, nebbioso, temperatura che sfiora lo zero. Fuori, fila interminabile di persone. Dentro, la mostra Gli anni folli. La Parigi di Modigliani, Picasso e Dalì. Ora, tutti sappiamo che dei tre nomi che compaiono nel sottotitolo non ci saranno più di due opere per ciascuno, essendo ormai la strategia rodata e il gioco tanto scoperto quanto comunque efficace: ma anche se ci fosse una personale di Picasso, anche se ci fosse Picasso in persona, cosa spinge centinaia di individui a stare al freddo, in piedi, incolonnati p
14 Dicembre 2011

ARTE

A Punta della Dogana, Venezia, la mostra Elogio del Dubbio per la Fondazione Francois Pinault raccoglie i lavori e i nomi più significativi della nostra epoca: appeal commerciale e potenziale scenico vanno a braccetto con il valore specifico delle opere, come in un'antologia riuscita bene


di Mirko Nottoli

Una mostra per riconciliarsi con l’arte contemporanea. Quella mainstream. Quella che finalmente sa di internazionalità e non di classico provincialismo italiota (l’ormai mitico padiglione Italia made in Sgarbi è solo lì a due passi). Il luogo, le opere, l’allestimento, tutto concorre alla riuscita dell’operazione.   Primo: il luogo. Punta della Dogana, accuratamente restaurata da Tadao Ando che costruisce un enorme cubo di cemento nel bel mezzo dello storico edificio, mantenendo intatte le antiche strutture e allo stesso tempo rendendo le sale
01 Dicembre 2011

MOSTRE

Sette città italiane ricordano in contemporanea la mostra dei poveristi del 1968, un evento che fece la storia. Bologna, che grazie alla Galleria De’ Foscherari ne fu parte integrante, ospita al Mambo una retrospettiva curata da Germano Celant e Gianfranco Maraniello. Ma dov'è il senso, quando manca la sorpresa?


di Mirko Nottoli

Dopo le personali di Giovanni Anselmo, Giuseppe Penone, Gilberto Zorio, Pier Paolo Calzolari, che si sono susseguite nel corso degli anni prima alla Gam poi al Mambo, una grande retrospettiva sull’Arte Povera sembrava un approdo più che naturale per il museo bolognese.   Gloria artistica nazionale, risalita agli onori della cronaca durante la penultima biennale di Venezia con il dibattito se esista o meno un’arte di destra e una di sinistra, l’arte povera nasce a Torino nel 1967 su iniziativa di Germano Celant, e oggi se ne celebra il "non si sa cosa"
10 Novembre 2011

ARTE CONTEMPORANEA

Artisti multimediali, in questa prima personale in un museo pubblico (il Mambo di Bologna), propongono video, fotografie, installazioni sonore e visive. Un ragionamento sullo spazio geografico nella realtà contemporanea, domande interessanti che però troppo spesso restano senza risposta


di Mirko Nottoli

Una cosa va detta, gli allestimenti del Mambo sono proprio belli. Non sarà un’osservazione molto scientifica ma è quello che si pensa ogni volta che si varca l’ingresso. Per la mostra di Zimmerfrei, Campo | largo, ci accoglie una gigantesca rete di nylon che pende dal soffitto per tutta la lunghezza della grande sala e che, illuminata da alcuni fari che cambiano intensità e colore, dal bianco al violetto, crea dei suggestivi giochi d’ombra alle pareti. Qual è il significato? Non lo sappiamo ma fa effetto e comunque un significato lo si trova.  
27 Luglio 2011

ARTE MODERNA

Wayne Thiebaud, pop artist dall'Arizona, è l'ultimo ospite del museo dedicato al maestro bolognese. Al netto di epoche, luoghi, stili e correnti lontane, i due artisti "dialogano" e, quadro dopo quadro, scoprono di avere qualcosa in comune


di Mirko Nottoli

Il Museo Morandi di Bologna è da qualche anno protagonista di un’iniziativa lodevole e intelligente, capace in un solo colpo di fronteggiare le due problematiche più spinose per un posto di quel tipo. Problemi condivisi da tante altre realtà museali, alle prese con la scarsa affluenza di visitatori, ovvero come rendere le proprie collezioni permanenti dinamiche e attuali al contempo, le due cose senza, ovviamente, snaturare o tradire l’originaria vocazione del museo che, nel nostro caso, è quella di raccogliere, conservare e mostrare l’opera di Gio
01 Giugno 2011

ARTE - CINEMA

Bob e Nico, vale a dire Roberto Benigni e Nicoletta Braschi. La rassegna multimediale curata da Giuseppe Bertolucci ripercorre i maggiori successi della coppia sullo schermo. E mentre le stanze del Palazzo Pepoli ospitano videoproiezioni e set cinematografici, i due protagonisti in carne e ossa recitano nei teatri di Bologna    


di Mirko Nottoli

Bob e Nico, ovvero Roberto Benigni e Nicoletta Braschi: una mostra organizzata dalla Cineteca di Bologna e dalla Fondazione Carisbo, nei rinnovati spazi di Palazzo Pepoli Vecchio, futura sede del Museo della Città, è un invito ad entrare nell’universo artistico e umano dell’attore premio Oscar. Uno dei pochi italiani viventi ammantato di sacralità, uno dei pochi viventi in generale che già sa di avere un posto assicurato nella storia.    Un percorso lungo e articolato, immersivo e multisensoriale, quello ideato dai curatori, che alterna spezzon
24 Maggio 2011

ARTE MODERNA

Astrattisti e concretisti, spazialisti e nuclearisti, formalisti e naturalisti... subito dopo la seconda guerra mondiale la penisola è campo di battaglia fra scuole e pennelli diversi, a volte del tutto opposti fra loro. Al MAR di Ravenna la mostra L'Italia s'è desta fa il punto sugli otto, caotici anni ('45-'53) che hanno rimesso in moto la nostra cultura


di Mirko Nottoli

Il titolo non tragga in inganno: nonostante i 150 anni dell’unità d’Italia, il Risorgimento non c’entra niente. La mostra, a cura di Claudio Spadoni, è infatti rigorosa nel rispettare le due date limite che si è posta: 1945-1953 (con la sola eccezione di un quadro di De Chirico di un paio d’anni precedente). Niente più che una manciata d’anni durante i quali però in Italia succede di tutto: gruppi che nascono e che muoiono in un batter di ciglia, manifesti sottoscritti e subito abbandonati, fondazioni, scissioni, fusion
03 Maggio 2011