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RECENSIAMO TUTTO - MESTIERI

Nascono muti negli anni del monopolio RAI. Poi, con l'avvento dei talk show pomeridiani Mediaset e l'invenzione del "pubblico parlante", anche loro hanno guadagnato il diritto alla parola. Iniziano da lì i sogni di gloria dei figuranti, disposti a tutto in cambio di qualche minuto di celebrità catodica


di Alessandra Testa

Sono i signori nessuno della televisione. Quelli che applaudono a comando e i cui volti riesci a scorgerli giusto se sono in prima fila e la zoomata della regia non è troppo rapida. Quando sanno di essere inquadrati mostrano un sorriso a trentasei denti, ma capita anche di sorprenderli con lo sguardo perso nel vuoto, come se senza l’inquadratura della telecamera non fossero davvero lì.   Per contratto si chiamano figuranti, ma se la trasmissione a cui partecipano non è soggetta alle regole ferree di certi talk show politici possono addirittura guadagnarsi
05 Maggio 2011

POLITICA

La legge sulle intercettazioni ferma (forse per sempre) in Parlamento. Il ministro ad personam Brancher costretto alle dimissioni. Gli ultimi avvenimenti dimostrano che con una opposizione dura Berlusconi può essere sconfitto. E nella maggioranza si avvicina la resa dei conti


di Angelo d'Orsi

Posso scommettere sulla fine imminente del tiranno? Esagero? Eccesso di ottimismo? Va bene. Mi modero: scommetto sulla non invincibilità di Berlusconi. E la dimostrazione è nei fatti, in un precipitar di eventi che da un momento all’altro potrebbe condurre non al suo passo indietro (non può ritirarsi, pena il sentirsi cadere il mondo addosso; ma non è in grado di proseguire, aggrovigliato in una situazione dilemmatica per la quale si potrebbe persino provare pietà per lui), non quindi al suo farsi da parte, ma alla sua caduta.   Congiura di palazz
06 Luglio 2010

ESTERI

I talent show invadono il mondo islamico: dall’X-Factor afghano alla trasmissione araba dove in gara ci sono addirittura le poesie. Ecco come lo stesso fenomeno che in occidente rappresenta la decadenza della tv e della musica, altrove può essere un’innovazione ai limiti dell’eroismo


di Massimo Balducci

Due bambini camminano nel deserto, in prossimità di un villaggio, con un sacco ed una vanga sulle spalle. Affrettano il passo. “Siamo in ritardo per vedere Afghan Star”, dice uno. “Siamo in ritardo, dobbiamo andare a vedere Afghan Star”, ribadisce l’altro. Afghan Star è il primo talent show nella storia del paese, ed è popolarissimo: praticamente identico nel format ai vari X-Factor e American Idol di nostra conoscenza, ma con il piccolo particolare di svolgersi in uno degli scenari di conflitto più sanguinosi della storia contemporanea
17 Aprile 2010