L'ultimo capitolo della saga bondiana è diretto da Sam Mendes e vede l'agente 007, ancora con il volto di Daniel Craig, problematico come non mai. Un calibratissimo gioco fra il vero, il falso e il verosimile.
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Sugli schermi dell’infanzia, Tom e Jerry se le danno di santa ragione, e ogni possibile marchingegno domestico è utile per sortire effetti violentissimi senza che nessuno si massacri definitivamente: la rivalità non è una contrapposizione fra buoni e cattivi, ma un semplice espediente perché la lotta senza esclusione di colpi possa proseguire all’infinito. Sugli schermi dell’età adulta, le avventure di James Bond ricalcano da quasi cinquanta anni lo stesso schema, ma il conflitto, sotto l’egida manichea del bene e del male, &egr
Dopo American Beauty, Sam Mendes dirige di nuovo Kevin Spacey ma fuori dai set di Hollywood. Il palcoscenico del Napoli Teatro Festival ha ospitato il loro allestimento della tragedia shakespeariana: la discesa agli inferi di un sovrano sempre più crudele e più solo, in sintonia con le ultime cronache d'attualità
di Sergio Buttiglieri
Gran finale quello del Napoli Teatro Festival di quest’anno, con uno strepitoso Kevin Spacey, protagonista di uno dei più memorabili Richard III che siano stati mai messi in scena da molti anni a questa parte. A dirigerlo c’era Sam Mendes, il regista che con cui lui aveva vinto nel 2000 cinque premi Oscar per American Beauty. Oltre ad essere universalmente conosciuto come divo cinematografico dal talento viscerale, Spacey ha, come pochi sanno, una solida formazione teatrale: da alcuni anni è, non a caso, il direttore artistico del The Old Vic, una delle
Sam Mendes, il regista già premio Oscar, colpisce ancora: esce oggi American Life, il viaggio di due futuri genitori attraverso le improbabili tipologie di famiglia della realtà Usa. Senza retorica né comicità sguaiata, finalmente una storia semplice e godibile
di Andrea B. Previtera
Oh, finalmente. Siamo andati a caccia di diversità per tutto il duemiladieci cinematografico senza portare a casa grandi prede, ma ecco che quando credevamo di rimandare le speranze venatorie all'anno incombente, salta fuori dai cespugli una squisitezza firmata Sam Mendes. American Life: delizia stagionata, in realtà, non preda sgambettante, perché stiamo parlando di una produzione targata 2009 ma giunta solo ora nelle sale italiane. Titolo originale: Away we go, opportunamente (sigh) rinominato per strizzare l'occhio al fatto che sì, il regista è proprio que