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FILM

Il Presidente che abolì la schiavitù raccontato da Steven Spielberg e interpretato da Daniel Day Lewis. La figura del padre della patria viene divisa tra sfera pubblica e quella privata, in una quasi agiografia dove, più che l'afflato epico, possono i dialoghi. Una riflessione sulle grandi personalità americane che strizza l'occhio al presente


di Marinella Doriguzzi Bozzo

La Storia ha un grande pregio, sotto il profilo dell'intrattenimento: si può inventare, o meglio, reinventare esattamente come la fiction. Il segreto è giocare di plausibile astuzia negli interstizi del "vero documentato", tanto anche i testimoni diretti dell'epoca, se fossero ancora vivi, esporrebbero interpretazioni diverse, magari clamorosamente contrastanti. L'importante è essere avvincenti, credibili all'interno di una lettura data, drammatici quel tanto che consente di sorvolare sulla quotidianità per concentrarsi sugli avvenimenti salienti, e poi v
25 Gennaio 2013

FILM

Sam Mendes, il regista già premio Oscar, colpisce ancora: esce oggi American Life, il viaggio di due futuri genitori attraverso le improbabili tipologie di famiglia della realtà Usa. Senza retorica né comicità sguaiata, finalmente una storia semplice e godibile


di Andrea B. Previtera

Oh, finalmente. Siamo andati a caccia di diversità per tutto il duemiladieci cinematografico senza portare a casa grandi prede, ma ecco che quando credevamo di rimandare le speranze venatorie all'anno incombente, salta fuori dai cespugli una squisitezza firmata Sam Mendes. American Life: delizia stagionata, in realtà, non preda sgambettante, perché stiamo parlando di una produzione targata 2009 ma giunta solo ora nelle sale italiane. Titolo originale: Away we go, opportunamente (sigh) rinominato per strizzare l'occhio al fatto che sì, il regista è proprio que
17 Dicembre 2010

POLITICA

Una nuova legge dell'Arizona per combattere l'immigrazione clandestina ha suscitato aspre polemiche


di Dario De Marco

Laggiù nell’Arizona, qualche giorno fa è stata approvata una durissima legge contro l’immigrazione clandestina. Questa nuova normativa ha sollevato polemiche e proteste in tutti gli Stati Uniti, a partire dal presidente Barack Obama che l’ha definita “un provvedimento irresponsabile” e ha chiesto ai tecnici del ministero della Giustizia di verificare se ci sono profili di incostituzionalità. Anche la Chiesa ha espresso forte contrarietà: “È la legge più inutile, meschina e reazionaria del paese”, ha tuonato l&r
27 Aprile 2010

LIBRI

Il secondo romanzo dell'autore di E poi siamo arrivati alla fine racconta la storia di un uomo alle prese con una misteriosa malattia, che lo costringe a camminare contro la sua volontà


di Giovanni Zagni

Joshua Ferris, americano dell'Illinois, classe 1974, ha esordito nel 2007 con il pluripremiato E poi siamo arrivati alla fine, ambientato in un'azienda pubblicitaria e scritto per gran parte in prima persona plurale: la sua ironica leggerezza ricorda da vicino i migliori romanzi di Nick Hornby, ma già si intravede la capacità di misurarsi con temi come la malattia, la morte, il fallimento esistenziale. Con questi infatti vuole fare i conti Non conosco il tuo nome, secondo romanzo di Ferris. La storia è quella di Tim Farnsworth, avvocato in un grande studio legale di New Yo
21 Aprile 2010