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LIBRI - SAGGISTICA

Il sociologo e scrittore mette alla berlina colleghi romanzieri di ogni specie, dai campioni di vendite agli improvvisati giù fino a quelli incensati da premi e targhe di sorta. L'importo della ferita e altre storie va a caccia del refuso ma quasi sempre si trova di fronte un errore "di sistema". Ma questa censura da penna rossa serve davvero?


di Giuseppe De Marco

Alzi la mano chi leggendo un libro non si é mai imbattuto in un refuso, un errore o anche uno strafalcione di quelli seri. E la tenga alzata chi, di fronte allo sfondone, non abbia provato un mix di offeso risentimento (uno Scrittore che non sa scrivere?) e malcelato compiacimento per aver scoperto l'inghippo (sono dunque più bravo dello Scrittore?). Bene. Giù le mani adesso, perché serviranno ad aprire questo libro di Pippo Russo, sociologo e scrittore anch'egli, che di sfondoni, refusi e affini è diventato una sorta di collezionista.    Gi&ag
19 Settembre 2013

WEEKEND - CINEMA

Solo un anno fa, entusiasmati da Gomorra e dal Divo, tutti gridavano al miracolo: "E' risorto!". E ora? E' di nuovo crisi. E non ci salveranno né i cinepanettoni né i soldi pubblici


di Alberto Barbera

No. Non se ne può più, davvero. Dell’altalena di ottimismo e pessimismo che circola nei discorsi sul cinema italiano da vent’anni a questa parte, dico. Il cinema è morto. No, è solo svenuto. Macché, è tornato grande, non appena un paio di registi azzeccano un film nello stesso momento (Garrone e Sorrentino, solo un anno fa). Oppure quando l’affluenza del pubblico fa lievitare i numeri della percentuale riservata al prodotto nostrano, in sale peraltro sempre meno frequentate o, comunque, visitate ormai solo nelle grandi occasioni. E&rs
05 Dicembre 2009