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FILM

Un feroce romanzo criminale, ma girato con la lentezza tipica dello stile Sundance festival (dove è stato premiato). E' l'ottimo esordio di David Michod, cronista di nera in Australia 


di Simone Dotto

Brutta storia quando una rassegna nata per premiare le nuove tendenze “indipendenti” finisce col diventare a sua volta uno standard, un marchio di fabbrica. E’ quel che è successo al Sundance Film Festival di Robert Redford, in passato eccellente trampolino di lancio per nomi quali Coen, Haynes e Solondz ma che da un po’ di anni a questa parte licenzia lavori che si rifanno a un’estetica dell’”indipendenza” omologata: quella fatta di set e sceneggiature scarne, di storie rigorosamente “intimiste” e di interminabili silenzi piaz
11 Novembre 2010

FILM

Rachel è una domestica che ha dato tutta la sua vita alla famiglia e alla casa in cui presta servizio: ma quando i Valdes cercheranno di affiancarle un'aiutante, la sua fedeltà diventerà una mania possessiva. Un riuscito esperimento di thriller domestico firmato dal cileno Sebastiàn Silva


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Il mondo del lavoro dipendente è cambiato, sia nella sua stabilità che nei suoi rapporti. E questo vale non soltanto per operai e impiegati, ma anche per le lavoratrici a domicilio. Che oggi vantano o subiscono una mobilità accentuata, e comunque hanno una vita personale alternativa, quando non ostativa, alle prestazioni di lavoro che garantiscono. Mentre si può dire che un tempo molte domestiche "nascessero" e morissero nelle grandi famiglie in cui servivano, ricattate dalle vite degli altri in sostituzione della propria, presenze scontate a cui
20 Luglio 2010

FILM

Solo tre anni fa il Sundance Festival lo accoglieva come l'ultima frontiera del cinema musicale. Oggi che agli occhialini ci siamo abituati, gli effetti del film appaiono dozzinali. Mentre la terza dimensione non fa che rendere lo show della band irlandese ancora più artificioso


di Federico Capitoni

Cosa c’è di più coatto di un concerto degli U2? Il film del concerto degli U2… in 3D! Siccome volevano dimostrarci che il 3D è applicabile a tutto (però a vedere i film pornografici tridimensionali la stampa non la invitano mai) e che, a questo punto, è giusto vedere tutto in 3D, ecco che spunta un prodotto inutile: U23D, “il primo film musicale in tre dimensioni che fa rivivere le emozioni di VertigoTour degli U2”, dice il comunicato che promuove il film.   Interessante? No, per niente. Se possibile, il 3D (che dicono essere mo
03 Giugno 2010