• Seguici su:
MUSICA CLASSICA

Ha compiuto da poco sessantacinque anni, e nonostante un compositore contemporaneo abbia scritto per lui un pezzo chiamato Lasciatemi morire, il più noto suonatore di violino del mondo non ne ha nessuna intenzione. Come dimostrane le sue esibizioni dal vivo, in questi giorni in Italia: da non perdere


di Giovanni Desideri

Lo scorso 27 febbraio Gidon Kremer, «principe dei violinisti», ha compiuto 65 anni; nel corso del tempo molti compositori hanno scritto brani per lui, da ultimo il serbo Stevan Kovacs Tickmayer, classe 1963, il cui «regalo di compleanno» - non sappiamo con quanta ironia – è stato un Trio con echi da Monteverdi “Lasciatemi morire”. Brano eseguito in apertura del concerto tenuto giovedì 29 novembre nella sala della Provincia di Teramo, insieme alla pianista georgiana Khatia Buniatishvili e alla violoncellista lituana Giedre Dirvanauskaite.
30 Novembre 2012

VIDEO CONCERTI

Decine di spettatori hanno ripreso la stessa esibizione, i filmati amatoriali sono stati montati, il gruppo ha regalato il sonoro ufficiale: è Live in Praha. Esperimento intrigante, ma il risultato com'è?


di Simone Dotto

Il primo punto d’interesse di questa recensione è che, in un certo senso, non si sa bene che cosa si sta recensendo. Come molti suoi omologhi in rete, anche questo “coso” se ne va a spasso senza editore né autore - o, perlomeno, non uno soltanto. Per comodità lo chiameremo Live in Praha ma non è che ci sia un vero e proprio titolo ufficiale.   Ciò che però più di tutto rende il nostro un oggetto non identificato è la mancanza di una forma materiale, un supporto fisico che ci aiuti a metterlo in questo o in quel cas
11 Ottobre 2010

CONCERTI

E gli israeliani, e i marocchini, e gli armeni... ospite dalla rassegna MiTo, il compositore spagnolo ha raccolto musicisti da tutto l'oriente e invaso il conservatorio di Torino con la sua personalissima idea di fusion. Stasera si replica a Milano

 


di Dario De Marco

  D’accordo, non si dovrebbe fare, perché la recensione di un concerto il giorno dopo a chi interessa, si dice: gli appassionati se lo sono andato a vedere e non hanno bisogno di leggersi il pezzo, gli indifferenti non se lo sono andato a vedere e non gliene frega niente di leggersi il pezzo. Eppure. Magari c’è l’appassionato che voleva e non ha potuto, magari c’è l’indifferente che non sapeva quello che si perdeva. E poi, la segnalazione non è inutile, sono varie le possibilità di recuperare. Quali? Lo vediamo alla fine &n
20 Settembre 2010

CONCERTI

I monaci suoi compagni di meditazione lo chiamano il "silenzioso". E ci volevano delle profanissime questioni di portafoglio per convincere il cantautore canadese a rompere il suo voto e a tornare in tour dopo più di dieci anni. Lo abbiamo visto a Firenze, nella sua unica apparizione italiana


di Sandra Petrignani

Tanti anni fa, nei primi anni settanta, a Roma, un professore di letteratura inglese molto amato dagli studenti, Agostino Lombardo, aveva avuto l’idea di invitare all’Università la Sapienza un oscuro poeta canadese, che allora viveva in un’isola greca, Hydra. Non sapeva, il professore, che quel poeta, un ancora giovane Leonard Cohen, era noto agli studenti come autore di una canzone che era già cult, Suzanne, e l’Aula Magna di Lettere si riempì come un uovo. Ero seduta in uno dei primi banchi centrali quel giorno, vedevo Leonard Cohen a distanza rav
03 Settembre 2010

FILM

Solo tre anni fa il Sundance Festival lo accoglieva come l'ultima frontiera del cinema musicale. Oggi che agli occhialini ci siamo abituati, gli effetti del film appaiono dozzinali. Mentre la terza dimensione non fa che rendere lo show della band irlandese ancora più artificioso


di Federico Capitoni

Cosa c’è di più coatto di un concerto degli U2? Il film del concerto degli U2… in 3D! Siccome volevano dimostrarci che il 3D è applicabile a tutto (però a vedere i film pornografici tridimensionali la stampa non la invitano mai) e che, a questo punto, è giusto vedere tutto in 3D, ecco che spunta un prodotto inutile: U23D, “il primo film musicale in tre dimensioni che fa rivivere le emozioni di VertigoTour degli U2”, dice il comunicato che promuove il film.   Interessante? No, per niente. Se possibile, il 3D (che dicono essere mo
03 Giugno 2010

FILM

Le Concert di Radu Mihaileanu racconta la rivincita sul comunismo del vecchio direttore d'orchestra del Bolshoi di Mosca


di Federico Capitoni

Il concerto è quello per violino e orchestra di Ciajkovskij, un pezzo famosissimo e già utilizzato più di una volta al cinema. Il film è un mezzo per veicolare la seguente retorica: un concerto è una metafora del buon comunismo (che come un concerto non può durare all’infinito) e un’orchestra è esattamente una comunità. L’argomento è grave – importante - ma Radu Mihaileanu ha la mano leggera ed è con quella che tratteggia una storia molto bella, alla maniera di Loach, in cui le cose che vanno male fin
05 Febbraio 2010