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POLITICA

I recenti fatti di Pomigliano hanno portato a galla tutte le contraddizioni del nuovo rapporto padrone-lavoratore. Tra una Stampa sorprendentemente attenta alle ragioni dei sindacati e un'opposizione che non vuole opporsi, sulle magliette della Fiom spunta anche il marchio LEGEA


di Peppino Ortoleva

La discussione sulla fabbrica di automobili di Pomigliano d'Arco e sul conflitto sindacale intorno alla proposta di contratto della FIAT è arrivata presto a toni paradossali. La FIAT stessa, e alcuni giornali, hanno fatto a gara nel presentare il dissenso di un sindacato, la FIOM, non come un fenomeno fisiologico ma come il nemico da battere sul campo; e hanno cercato di fare della rispettabile ma comunque minoritaria percentuale ottenuta dai no un segnale di “ingovernabilità”.   Proprio il giornale della famiglia Agnelli, La Stampa, anticamente detta büsiar
24 Giugno 2010

ECONOMIA

Non è solo per i recenti fischi a Bonanni e Angeletti al congresso della Cgil: oggi più che mai i sindacati sono lontani dall’unità. Eppure la risposta alla crisi può venire proprio da un mondo del lavoro che sappia modernizzarsi. E superare le divisioni


di Giuseppe Berta

La ricorrenza del Primo Maggio si è celebrata quest’anno in un tono minore e dimesso ancor peggio degli anni scorsi. Ha certamente pesato la cappa d’incertezza che la crisi ha gettato sull’occupazione, anche se il clima di preoccupazione sociale non ha finora contribuito a una ripresa importante dei temi del lavoro.   Non a caso, l’attenzione si è focalizzata sulla questione se debbano essere concesse o no deroghe significative alla chiusura festiva delle attività commerciali che contribuiscono a rendere animate le nostre città anche ne
06 Maggio 2010

RECENSIAMO TUTTO

Il centro lavoratori del sindacato dedicato ai migranti è una scialuppa di salvataggio per molti. Abbiamo recensito quello di Bologna


di Alessandra Testa

È un po' nascosto, ma tutti quelli che vengono da lontano sanno come trovarlo. È piccolo piccolo, proprio come ci si sente quando si arriva in terra straniera. Ma il poco spazio, in fondo, predispone gli animi: ci si sente, infatti, immediatamente più vicini. Del resto, lo spiegava alla perfezione un cartello esposto in una delle tante piazze “gialle” nel giorno del primo sciopero degli stranieri, lo scorso primo marzo: "Da vicino, nessuno è straniero".   È proprio questo il microscopico, e allo stesso tempo enorme, segreto de
05 Maggio 2010

ATTUALITA'

E' l'altra faccia delle vicende Eutelia e Phonemedia: le grandi aziende chiudono in Italia e aprono al'estero, dove trovano lavoratori a costi e condizioni favorevoli. Così, nonostante la crisi, i gestori di telecomunicazioni aumentano i fatturati. E noi, da dipendenti o da semplici utenti, abbiamo solo da perderci


di Alessandra Testa

Chiamano dall'altra parte dell'Adriatico per proporre in un italiano stentato tariffe telefoniche agevolate. Si presentano come Antonio o Giovanni, ma in realtà bastano poche frasi per comprendere che quel ritornello lo hanno imparato a pappagallo e che sulla loro carta di identità alla voce “nato a” figurano piccoli e grandi cittadine di paesi come l'Albania e la Romania, dove il costo del lavoro è pari circa ad un quarto di quello italiano. Nelle aziende telefonano in orario di ufficio, nelle abitazioni ad ora di pranzo o di cena. Si qualificano come operator
26 Febbraio 2010