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SPECIALE 150 ANNI/1: L'INDUSTRIA

coccarda.jpgPer la nostra serie di articoli sul centocinquantenario dall'Unità d'Italia partiamo  dall'industria, che a lungo è stata il cuore e la speranza di una crescita economica nazionale. Solo cinquant'anni fa le avremmo affidato il nostro futuro, ora non sapremmo dire quale sarà il suo


di Giuseppe Berta

Quale posto spetta all’industria nella storia d’Italia? Se questa domanda fosse stata rivolta cinquant’anni fa, quando si approntavano le celebrazioni del centenario dell’Unità, la risposta sarebbe stata netta e inequivocabile: un grande spazio, come si sarebbero accorti i visitatori della grande mostra di Italia ’61 a Torino. In un certo senso, quella rappresentò, per la città che era stata la prima capitale, una duplice celebrazione: essa valorizzava se stessa come epicentro politico del Risorgimento e come fautrice della modernità na
14 Marzo 2011

ATTUALITA'

Il tempo di vita delle persone spalmato a piacere dalle imprese sulle catene di montaggio: quale idea di società e di uomo sta dietro l'accordo di Marchionne? E' da qui che deve iniziare il dibattito, che non riguarda solo gli operai, ma tutti noi


di Marco Revelli

(Eccezionalmente Giudizio Universale apre con un articolo prestato da Il Manifesto: perché l'editoriale del noto storico ci sembra la più lucida analisi finora pubblicata sull'argomento)   In città si stanno moltiplicando i negozi con la vistosa insegna gialla «Compro oro». Erano pressoché sconosciuti fino a un paio di anni fa, ora crescono come funghi: appena un paio in centro, gli altri - decine - nelle ex barriere operaie, Borgo San Paolo, Barriera di Milano, Mirafiori sud... Acquistano tutto, anche le protesi dentarie. D'altra parte Torino ha fa
12 Gennaio 2011

FILM

Che ci è andato a fare il noto comico milanese nella tristemente nota cittadina campana? In RCL - Ridotte capacità lavorative, lo si vede girare senza meta, guidato da Massimiliano Carboni (regia) e Alessandro Di Rienzo (autore): che cercano di spiegarci il dramma degli operai Fiat, lasciandoci con più domande di prima. Da oggi nelle sale


di Andrea B. Previtera

C'è Paolo Rossi. Ha la bocca semiaperta, e barcolla verso un angolo indefinito dell'inquadratura. Incespica. Sembra voler dire qualcosa, poi resta in silenzio. L'inquadratura cambia per qualche secondo e torna alla precedente, come nel filmino di un compleanno a cui sono state portate due cineprese. Paolo Rossi parla, e dice qualcosa di inintelleggibile, poi barcolla ancora un po'. Di nuovo la seconda inquadratura. Ridotte Capacità Lavorative.    In questi giorni, qualcuno potrebbe avervi spacciato la pellicola in oggetto per un docufilm sulla situazione degli operai Fi
10 Dicembre 2010

POLITICA

I recenti fatti di Pomigliano hanno portato a galla tutte le contraddizioni del nuovo rapporto padrone-lavoratore. Tra una Stampa sorprendentemente attenta alle ragioni dei sindacati e un'opposizione che non vuole opporsi, sulle magliette della Fiom spunta anche il marchio LEGEA


di Peppino Ortoleva

La discussione sulla fabbrica di automobili di Pomigliano d'Arco e sul conflitto sindacale intorno alla proposta di contratto della FIAT è arrivata presto a toni paradossali. La FIAT stessa, e alcuni giornali, hanno fatto a gara nel presentare il dissenso di un sindacato, la FIOM, non come un fenomeno fisiologico ma come il nemico da battere sul campo; e hanno cercato di fare della rispettabile ma comunque minoritaria percentuale ottenuta dai no un segnale di “ingovernabilità”.   Proprio il giornale della famiglia Agnelli, La Stampa, anticamente detta büsiar
24 Giugno 2010

ECONOMIA

Non è solo per i recenti fischi a Bonanni e Angeletti al congresso della Cgil: oggi più che mai i sindacati sono lontani dall’unità. Eppure la risposta alla crisi può venire proprio da un mondo del lavoro che sappia modernizzarsi. E superare le divisioni


di Giuseppe Berta

La ricorrenza del Primo Maggio si è celebrata quest’anno in un tono minore e dimesso ancor peggio degli anni scorsi. Ha certamente pesato la cappa d’incertezza che la crisi ha gettato sull’occupazione, anche se il clima di preoccupazione sociale non ha finora contribuito a una ripresa importante dei temi del lavoro.   Non a caso, l’attenzione si è focalizzata sulla questione se debbano essere concesse o no deroghe significative alla chiusura festiva delle attività commerciali che contribuiscono a rendere animate le nostre città anche ne
06 Maggio 2010

ATTUALITA'

Il premier non pronuncia la parola "crisi" per salvare il paese dalla recessione. Le Usl sono diventate "Aziende" e i presidi si chiamano "dirigenti": così sanità e scuola sono molto più efficienti. In questi casi, ma sono solo alcuni esempi, per cambiare la realtà si cambiano le denominazioni. Certo, è soltanto un trucco. Ma quasi sempre ci caschiamo


di Peppino Ortoleva

Pensare di cambiare le cose modificando i nomi è una delle forme più caratteristiche (lo diceva tra gli altri anche Freud) di pensiero magico, e trova le sue radici in una delle più belle e insieme delle più illusorie esperienze infantili, quella appunto di imparare a “comandare” gli  oggetti con l'atto stesso del nominarli. E' anche per questo che alcune figure di truffatori, capaci di incantare i gruppi di astanti a una fiera o qualche volta interi popoli, hanno tra i loro trucchi preferiti proprio la continua rimodulazione di termini e significat
20 Gennaio 2010