Con Il mio nome è Frank Sinatra, lo studioso Francesco Meli dice la sua sulla movimentata esistenza del cantante italoamericano: una difesa appassionata, che non si fa mancare nulla. Né la parte più strettamente musicale, né i particolari scandalistici sul personaggio
di Marco Buttafuoco
Quella di Frank Sinatra è certamente una delle storie più turbolente e controverse dello show-business internazionale. Alla sua indiscutibile e indiscussa grandezza artistica ha fatto sempre da contraltare, nell’immaginario collettivo, una vita giocata ai limiti delle legalità e della moralità comune. Allude a lui, ne Il Padrino, il personaggio di Johnny Fontaine, il cantante che, rischiando di finire ai margini del grande giro, chiede al Boss di intervenire presso un impresario deciso a rifiutarlo. E’ per aiutare lui che Don Corleone fa all’ impre
Mentre l'America si gode i suoi ruggenti anni venti, lo scrittore e la sua signora sono al verde. Ma non si scoraggiano, e affrontano i periodi di magra scialacquando ancora di più. Come vivere con 36.000 dollari all'anno raccoglie esilaranti articoli scritti subito prima del Grande Gatsby
di Alessandra Minervini
Lo scorso ventuno dicembre ricorreva il settantesimo anniversario della morte di Francis Scott Fitzgerald. Questa data suggella la scadenza dei diritti d'autore sulle sue opere. Tanto che le case editrici italiane si sono ampiamente attrezzate per ripubblicare i suoi romanzi più famosi. C'è chi invece ha scelto una strada editoriale diversa. La casa editrice Mattioli 1885 ha pubblicato (prima della scadenza dei diritti) l'inedito Vivere con 36.000 dollari all'anno. Come spiega la curatrice, Cecilia Mutti, il libro include quattro articoli che Fitzgerald pubblicò tra i
Alessandro Piperno analizza impietosamente relazioni famigliari e fragilità umane, come il suo illustre (e non unico) modello. Tra un richiamo kafkiano e una minilolita, la parabola discendente di un professionista romano tifoso di Craxi
di Lorenza Trai