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FILM

La caotica situazione politica e sociale iraniana sembra fare da sfondo alla vita di Ali Alavi. Ma nell'oscuro film diretto e interpretato da Rafi Pitts, ribellioni e agitazioni sulla pubblica piazza si riflettono nella grigia quotidianità del suo protagonista. Da venerdì nelle sale


di Andrea B. Previtera

L'inquadratura si muove da destra a sinistra, dall'alto verso il basso, su volti sgranati, forse sorridenti. Su una folla forse festosa, forse in sommossa. Scorrono i titoli di testa, in caratteri arabi. Poi ci sono delle ruote, dei raggi, dei tubi di scappamento, e infine ecco lo scatto rivelato: un fitto gruppo di motociclisti iraniani si prepara a passare su una bandiera americana dipinta a terra. Ma The Hunter non ha niente a che vedere con tutto questo.   Ali Alavi, protagonista, si muove per le strade di Teheran mentre l'autoradio gracchia di elezioni che forse riconfermeranno il pr
16 Giugno 2011

ESTERI

"Eliminare i non ebrei", anche bambini "se è evidente che crescono per farci del male": è quello che sostiene Yitzhak Shapira, religioso ultraortodosso, nel suo ultimo libro. Lui è stato arrestato, ma il suo scritto ancora non è stato pubblicamente sconfessato dal premier Netanyahu. Perché in Israele fanatismo folle e conservazione dello status quo non sono così distanti come sembrano


di Leonardo Bianchi

“I Non-Ebrei sono crudeli di natura e dovrebbero essere uccisi per stroncare le loro inclinazioni malvagie”, si legge, tra le altre cose, nel libro che ogni teocrate fanatico/guerrafondaio dovrebbe tenere sul suo comodino – la perfetta lettura dopo aver rimboccato le coperte ai propri figli, preparato un attentato dimostrativo e baciato la propria moglie. Proponendo un’interpretazione decisamente estremistica della legge ebraica, Yitzhak  Shapira arriva addirittura a giustificare l’uccisione di bambini innocenti, qualora “risulti evidente che questi cre
21 Settembre 2010

dischi

E' uno strumento sottovalutato e spesso oggetto di facile sarcasmo. Diventa sublime nelle mani di Kim Kashkashian, musicista armena che nel suo ultimo disco coniuga impostazione classica e suggestioni mediorientali


di Federico Capitoni

Tanti compositori contemporanei hanno cercato in tutti i modi di far recuperare alla viola il ruolo primario che aveva prima che violino e violoncello (e addirittura, grazie al jazz, il contrabbasso) la relegassero – tradendola giacché da lei presumibilmente derivano – a cenerentola degli strumenti ad arco. Durante il ‘900 il repertorio si è arricchito di numerose composizioni per viola, eppure ancora oggi certe battutine circolano: “Che differenza c'è tra una viola e una cipolla? - Nessuno piange quando fanno a pezzi una viola”. Ma l’i
27 Novembre 2009