Per seguire le ultime volontà dello zio capocomico il giovane e impacciato Herman assume la direzione di una scalcagnata compagnia. Il folle cabaret del professor Fabrikant è l'esordio letterario del vignettista Yirmi Pinkus, a sua volta erede di una lunga tradizione di umorismo ebraico
di Alessandra Minervini
La musica ebraica è nomade e inquieta come la storia del suo popolo: alla lunga relazione fra klezmer e jazz il gruppo del sassofonista romano dedica il suo ultimo disco, Awakening. Entrando nella scuderia del maestro di contaminazioni John Zorn
di Marco Buttafuoco
Uno dei primi esempi di incontro fra jazz e musica klezmer risale al 1920. L’ incisione si chiama Palesteena, la trovate su You Tube ed è un documento davvero prezioso e musicalmente affascinante. Dimostra come nel crogiolo caldissimo delle strade di New York dei primi decenni del secolo scorso emergesse quel fenomeno che oggi definiamo con varie e variamente inappropriate etichette: contaminazione, globalizzazione culturale, ibridazione eccetera. Per gli ebrei della diaspora queste pratiche culturali erano d’altronde largamente diffuse da secoli. La stessa lingua
Edward Norton interpreta entrambi i gemelli Kincaid: Bill, il docente universitario, e Brady, l'assiduo coltivatore di marijuana, ritrovatisi dopo molti anni. Diretto da Tim Blake Nelson è il tipo di film che sembra scritto in un dopocena fra amici, fatto per divertire chi lo fa più che chi lo guarda
di Andrea B. Previtera
Recensire una produzione come Fratelli in Erba vuol dire anche soffermarsi a ragionare per qualche minuto su un certo tipo di cinema - o meglio ancora su un certo modo di fare cinema. Di concepire, lavorare, e portare a compimento un’opera cinematografica. Ma prima, in osservanza ai nostri doveri, la trama – debitamente purificata dai possibili spoiler. Due gemelli. Il mite e brillante professore emerito di Storia della Filosofia, ed il produttore di (eccellente) erba di quel tipo che rende leggeri e spensierati. Una madre in casa di riposo, la possibilità di un
"Eliminare i non ebrei", anche bambini "se è evidente che crescono per farci del male": è quello che sostiene Yitzhak Shapira, religioso ultraortodosso, nel suo ultimo libro. Lui è stato arrestato, ma il suo scritto ancora non è stato pubblicamente sconfessato dal premier Netanyahu. Perché in Israele fanatismo folle e conservazione dello status quo non sono così distanti come sembrano
di Leonardo Bianchi
“I Non-Ebrei sono crudeli di natura e dovrebbero essere uccisi per stroncare le loro inclinazioni malvagie”, si legge, tra le altre cose, nel libro che ogni teocrate fanatico/guerrafondaio dovrebbe tenere sul suo comodino – la perfetta lettura dopo aver rimboccato le coperte ai propri figli, preparato un attentato dimostrativo e baciato la propria moglie. Proponendo un’interpretazione decisamente estremistica della legge ebraica, Yitzhak Shapira arriva addirittura a giustificare l’uccisione di bambini innocenti, qualora “risulti evidente che questi cre
Avventura picaresca nel mondo yiddish, tra la Bessarabia e New York. Peter Manseau vince (il National Jewish Book Award, primo non-ebreo ad avere l'onore) ma non convince
di Alessandra Montrucchio