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LIBRI - NARRATIVA

Per seguire le ultime volontà dello zio capocomico il giovane e impacciato Herman assume la direzione di una scalcagnata compagnia. Il folle cabaret del professor Fabrikant è l'esordio letterario del vignettista Yirmi Pinkus, a sua volta erede di una lunga tradizione di umorismo ebraico


di Alessandra Minervini

Poco prima che si chiuda il sipario sulla spettacolare vita di Markus Fabrikant, fondatore nel 1878 di una bizzarra compagnia di teatro yiddish, il facoltoso professore occupa per l'ultima volta la scena dichiarando le sue intenzioni testamentarie. “Ho deciso di lasciare tutto, al di fuori di alcuni ricordi personali, a mio nipote Herman. Questa è la mia ultima volontà, dettata da me nel pieno possesso delle facoltà mentali all’avvocato Sando Czern”.   Ma la fortuna del professor Fabrikant non è esattamente una roba classica da zio defunto ti
23 Marzo 2011

ESTERI

"Eliminare i non ebrei", anche bambini "se è evidente che crescono per farci del male": è quello che sostiene Yitzhak Shapira, religioso ultraortodosso, nel suo ultimo libro. Lui è stato arrestato, ma il suo scritto ancora non è stato pubblicamente sconfessato dal premier Netanyahu. Perché in Israele fanatismo folle e conservazione dello status quo non sono così distanti come sembrano


di Leonardo Bianchi

“I Non-Ebrei sono crudeli di natura e dovrebbero essere uccisi per stroncare le loro inclinazioni malvagie”, si legge, tra le altre cose, nel libro che ogni teocrate fanatico/guerrafondaio dovrebbe tenere sul suo comodino – la perfetta lettura dopo aver rimboccato le coperte ai propri figli, preparato un attentato dimostrativo e baciato la propria moglie. Proponendo un’interpretazione decisamente estremistica della legge ebraica, Yitzhak  Shapira arriva addirittura a giustificare l’uccisione di bambini innocenti, qualora “risulti evidente che questi cre
21 Settembre 2010

LE GUIDE

Dal 20 maggio è in libreria la seconda Guida di Giudizio Universale. Per capire una delle questioni principali del nostro tempo. Ecco alcuni brani da leggere in anteprima


di Khaled Fouad Allam e Mimmo Calopresti

Dalla A di Antisemitismo alla Z di Zingari, passando per Balotelli e Scontro di civiltà: un volume informativo e caleidoscopico, un antidoto ai luoghi comuni, un manuale di autodifesa contro i virus dei nostri istinti peggiori                       Vai alla scheda del libro       Per i nostri lettori una selezione da alcune delle voci     Altri Mio padre, quando si trasferì a Torino, doveva dimostrare di avere una residenza ma non riusciva a trovare casa, aspettava un’assunzione ufficiale ment
20 Maggio 2010

FILM

Da oggi nelle sale italiane il secondo film di Micha Wald: Simon Koniaski è un uomo che, a quarant'anni suonati, viene scaricato dalla moglie e torna a vivere dal padre. Parenti paranoici, caricature di rabbini, caotiche cene di famiglia e rocamboleschi viaggi in macchina a completare il solito carosello di humour yiddish


di Andrea B. Previtera

Diluvi universali, schiavitù, aperture di mari, genocidi, fondazione di stati: quante ne dovranno ancora toccare al popolo di Israele prima di essere (ri)preso più seriamente dall'occhio della cinepresa? Simon Konianski, di Micha Wald, è l'ennesimo film a budget limitato che sfrutta come ingrediente vivificante una categoria già di per sè dai colori forti, saturandoli ulteriormente ad arte.   Con un sentore di figurine sostituite, parrebbe lo stesso album di Kusturica, dove nomi e costumi gitani vengono rimpiazzati da candelabri a sette braccia e slang e
09 Aprile 2010

RECENSIAMO TUTTO

Alcune ebree ortodosse la usano al posto del velo: si coprono il capo, sì, ma ricordando Lilith, cacciata dal Paradiso perchè troppo sexy


di Antonella Giani

Sbalorditivo come scoprire che Agassi portava il toupet. Alcune ebree ortodosse, invece del velo, si agghindano con splendide parrucche. Sono le donne delle comunità ultraortodosse note come haredim. Mogli così devote da indossare, dal giorno del matrimonio in poi, il velo come fede nuziale, quando non sono obbligate, da usi ancor più rigidi, a radersi il capo, ed escogitarsi poi qualsiasi sistema per coprirlo. Tutto è consentito, dalla garza alla cuffia, alla zazzera finta. Usanza maturata in seno a una stravagante leggenda mistico ebraica della cabala, la dice lu
08 Febbraio 2010

LIBRI

Questo è l'uomo, niente di più, secondo un doloroso romanzo di Hilsenrath, Il nazista e il barbiere


di Dario De Marco

In una meravigliosa parabola di J.L. Borges, Caino e Abele si incontrano dopo la morte di Abele. Si siedono a mangiare, in silenzio; a un certo punto Caino alza lo sguardo e, vedendo con terrore la ferita mortale sulla fronte del fratello, gli chiede perdono. La risposta di Abele è sublime: “Tu hai ucciso me, o io ho ucciso te? Non ricordo, siamo di nuovo qui insieme, come prima”.   Tema simile, con taglio diverso, ha questo Il nazista e il barbiere di Edgar Hilsenrath. Per lui si è parlato di nuovo romanzo picaresco e di humour nero. Sicuramente vero, ma c&rsquo
27 Gennaio 2010