Famoso soprattutto per i lavori in ambito teatrale e melò, Baldassarre Galuppi rivelava attraverso queste composizioni l'anima più intima e raccolta della sua musica. In questa raccolta il tocco leggero del pianista Matteo Napoli gli rende finalmente giustizia
di Giovanni Desideri
Galuppi, divina semplicità. Potremmo sfidare in questo modo chi non accettasse l’esistenza di una tale categoria estetica, nel definire il primo cd dedicato alle sonate per tastiera di Baldassare Galuppi “il buranello” (Burano 1706 – Venezia 1785) eseguite da Matteo Napoli per l’etichetta Naxos. Per farne la contabilità, il disco raccoglie otto sonate, una delle quali in quattro movimenti, tre in tre movimenti, due in due, per finire con una Sonata in do maggiore, composta da un solo “Allegro” (op. 98 nel catalogo stilato da Hedda Illy de
Una cronaca dettagliata della prima al Teatro Comunale di Bologna: vi raccontiamo l'opera mozartiana diretta dal regista Pier Luigi Pizzi e dal maestro Tamàs Pàl, dall'ouverture agli applausi (e le proteste) di chiusura
di Giovanni Desideri
Spettacolo di voci straordinarie, di colori e di agilità dei cantanti-attori. Direzione d’orchestra “seduta”. Non riusciamo ad essere più sintetici di così a proposito del Don Giovanni di Mozart in scena al Teatro Comunale di Bologna, con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi. Tre enormi specchi in scena, a moltiplicare la dimensione psicologica generata dalle tinte delle luci, e amplificare in qualche modo i comportamenti dei personaggi. Per il resto, la scena allestita da Pizzi è minimalista, funzionale, animata dai bei colori degli
In una fortunata tournée internazionale, l'Orchestra di Piazza Vittorio ha riletto il capolavoro mozartiano alla propria maniera, fondendo lingue e stili musicali da tutto il mondo. Adesso lo spettacolo esce su cd, con libr(ett)o in allegato. I puristi storceranno il naso, ma c'è di che divertirsi
di Marco Buttafuoco
Il Flauto Magico ai tempi del relativismo culturale ed etico. Esce in cd, con annesso e necessario libro, la rilettura del capolavoro mozartiano che l’Orchestra di Piazza Vittorio rappresenta con successo in mezza Europa. Una versione ironica, con accenti di leggera, affettuosa e innocua dissacrazione. Alla fine, tanto per dirne una, il Grande Iniziato Sarastro e la perfida Regina della Notte (una grande Petra Magoni) nemici mortali nella pièce del Salisburghese, si innamorano e ballano un torbidissimo mambo in una balera di Valparaiso. Mentre la dolce Pamina, sedotta
Ricantare la celebre opera di Mozart a cappella, con i rumori e le pernacchie che fanno i bambini e un'espressione imperturbabile sul volto. E' l'ultima trovata de I Sacchi di Sabbia, la compagnia tosconapoletana che riporta nei capolavori della lirica un po' di sana malizia
di Igor Vazzaz
In un impeccabile completo scuro, una figura maschile, magra, dai tratti daliniani, accoglie il pubblico in silenzio, al centro d’una scena spoglia. Unici arredi, uno schermo sul fondo e, qualche passo più avanti, un doppio gradino di legno. Impettito, l’uomo in completo scuro reca con sé una borsa a tracolla, in compunta attesa che il pubblico prenda posto e cessi l’ordinario brusio precedente le performance teatrali. Buio. Una voce fuori scena, femminile e neutra, fornisce una scarna sinossi del Don Giovanni, citando situazioni e snodi del capolavoro di Mozart