Famoso soprattutto per i lavori in ambito teatrale e melò, Baldassarre Galuppi rivelava attraverso queste composizioni l'anima più intima e raccolta della sua musica. In questa raccolta il tocco leggero del pianista Matteo Napoli gli rende finalmente giustizia
di Giovanni Desideri
Galuppi, divina semplicità. Potremmo sfidare in questo modo chi non accettasse l’esistenza di una tale categoria estetica, nel definire il primo cd dedicato alle sonate per tastiera di Baldassare Galuppi “il buranello” (Burano 1706 – Venezia 1785) eseguite da Matteo Napoli per l’etichetta Naxos. Per farne la contabilità, il disco raccoglie otto sonate, una delle quali in quattro movimenti, tre in tre movimenti, due in due, per finire con una Sonata in do maggiore, composta da un solo “Allegro” (op. 98 nel catalogo stilato da Hedda Illy de
Non fu l'unico, Robert Schumann, a misurarsi con il capolavoro letterario di Goethe culto per tutti i romantici. Ma il suo oratorio richiese dieci anni di lavorazione e comprese anche la seconda parte del poema, quella "esoterica". Antoni Wit e la Filarmonica di Varsavia eseguono una delle pagine più difficili del compositore, scritta già sull'orlo della follia
di Marcello Garbato
A sedici anni leggeva il Faust di Goethe, e credeva che la sua strada sarebbe stata quella del poeta o dello scrittore. Quanto si sbagliava sul suo futuro Robert Schumann; tuttavia era destino che il capolavoro goethiano tornasse ciclicamente ad affacciarsi alla sua esistenza, e del resto quel mito più di ogni altro influenzò la vita creativa di tutti i compositori romantici. Cominciate nel 1844, le Szenen aus Goethes Faust vengono terminate nel 1853, e nella scelta del genere - quello dell'oratorio profano - si ricongiungono ai due precedenti, Il Paradiso e la Peri e Il Pellegri
L'orchestra sinfonica di Seattle diretta dal maestro Gerard Schwartz incide due suite del compositore russo Rimskij-Korsakov, arricchendole di un ampio raggio di riferimenti musicali e di un modernissimo fascino cinematografico
di Giovanni Desideri
Brani famosi, lussureggianti per ricchezza di melodie e orchestrazione. Suggestioni di un oriente favoloso, che passa per la Russia degli zar. Sono i colori sonori dell’Orchestra di Seattle diretta da Gerard Schwarz, interpreti delle suite Shéhérazade op. 35 e La fiaba dello zar Saltan di Nikolaj Rimskij-Korsakov (1844 – 1908). Nell’op. 35 solista Maria Larionoff, primo violino della stessa orchestra, che suona un Guadagnini del 1775. Se Shéhérazade si apre con accordi arcigni per dare poi spazio a melodie di agile delicatezza, l’altra
Lui viene da Portorico e compone musica con influssi caraibici: ma nel disco che raccoglie i trii per pianoforte violino e violoncello, composti tra il 1991 e il 2008 e interpretati dall'ensemble Arbòs, non c'è la solita aria da festa danzante. Solo un vento nuovo per il repertorio classico
di Giovanni Desideri
Il compositore portoricano Roberto Sierra e il trio madrileno Arbós sono un esempio di artisti di musica classica in piena attività. E ci guarderemo bene dal lamentare il fatto che essi siano ignoti al grande pubblico. Venendo al dunque, la benemerita etichetta Naxos ha pubblicato un cd con musica da camera di Sierra: i trii 1, 2 e 3, e, per violino e pianoforte, Fanfarria, aria y movimiento perpetuo. Il Trio n. 1 Tropicale è del 1991, il secondo del 2002; il Trio n. 3 Romántico risale invece al 2008. Nel libretto Sierra stesso spiega di aver messo nel
Da quasi dieci anni gli ottoni del Gomalan Brass Quintet affrontano con ironia l'intoccabile repertorio classico. Nell'ultimo disco rileggono colonne sonore e sigle tv insieme a grandi componimenti colti, vincendo sempre la sfida contro il cattivo gusto
di Federico Capitoni
Il rischio fanfara è elevato e il pericolo di scivolare e trasformare tutto nella sigla della Corrida è dietro l’angolo. Ma il quintetto di ottoni Gomalan è formato da professionisti tali che non solo tengono alta la qualità tecnica delle loro esecuzioni, riescono pure a contenere tutto entro un certo gusto che spesso con gli strumenti a fiato è minacciato. Il Gomalan Brass Quintet si è ritagliato un posto lucente in quel nugolo di alfieri che tentano di rendere popolare la musica classica. Specialisti dell’ironia, sempre in gr