• Seguici su:
TEATRO - OPERA

L'Olandese Volante riproposto nell'allestimento diretto da Harmut Haenchen, fa storcere il naso ai melomani, come accadde nel 1843 al Teatro di Corte di Dresda. La Scala accoglie tiepidamente un'interpretazione che sottrae il mare dai vascelli e ambienta all'interno un'opera ancora largamente incompresa 


di Sergio Buttiglieri

Divertente osservare la reazione del pubblico scaligero nell’intervallo e al termine di questo singolare Olandese Volante, in scena fino a metà marzo nel tempio del melodramma italiano. Il regista tedesco Andreas Homoki ha reso orfani i melomani dai canonici vascelli sbattuti dalla tempesta che tutti si aspettavano come piatto forte di questa acerba opera wagneriana che debuttò il 2 gennaio del 1843 al Teatro di Corte di Dresda ricevendo un'accoglienza tiepida (rimase in scena solo per 4 repliche).   Fin dall’inizio, quindi, l'opera non ha conquistato le or
11 Marzo 2013

OPERA

Cadillac scoperchiate e immagini proiettate sulle pareti, come un cinema all'aperto. L'allestimento di Un ballo in maschera diretto da Pier Luigi Pizzi per il festival dello Sferisterio (Macerata) unisce felicemente una grande inventiva scenica a un'inevitabile scarsità di mezzi economici


di Giovanni Desideri

Diremo poi dei cantanti, ma protagonista in primo luogo di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi (andato in scena venerdì 22 luglio a Macerata in apertura della 47ª stagione lirica) è stato il suo direttore artistico, contemporaneamente scenografo, regista e costumista dell’allestimento. Factotum come spesso gli capita, Pier Luigi Pizzi è un grande vecchio del teatro d’opera, dove ha esordito nel 1951 (!) per divenire poi noto e applaudito ad ogni latitudine. Da sei anni, Pizzi ha trasformato la stagione con Sferisterio Opera Festival, dedicando la rasseg
25 Luglio 2011

OPERA

Una cronaca dettagliata della prima al Teatro Comunale di Bologna: vi raccontiamo l'opera mozartiana diretta dal regista Pier Luigi Pizzi e dal maestro Tamàs Pàl, dall'ouverture agli applausi (e le proteste) di chiusura


di Giovanni Desideri

Spettacolo di voci straordinarie, di colori e di agilità dei cantanti-attori. Direzione d’orchestra “seduta”. Non riusciamo ad essere più sintetici di così a proposito del Don Giovanni di Mozart in scena al Teatro Comunale di Bologna, con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi. Tre enormi specchi in scena, a moltiplicare la dimensione psicologica generata dalle tinte delle luci, e amplificare in qualche modo i comportamenti dei personaggi. Per il resto, la scena allestita da Pizzi è minimalista, funzionale, animata dai bei colori degli
03 Marzo 2011

WORLD MUSIC

In una fortunata tournée internazionale, l'Orchestra di Piazza Vittorio ha riletto il capolavoro mozartiano alla propria maniera, fondendo lingue e stili musicali da tutto il mondo. Adesso lo spettacolo esce su cd, con libr(ett)o in allegato. I puristi storceranno il naso, ma c'è di che divertirsi


di Marco Buttafuoco

Il Flauto Magico ai tempi del relativismo culturale ed etico. Esce in cd, con annesso e necessario libro, la rilettura del capolavoro mozartiano che l’Orchestra di Piazza Vittorio rappresenta con successo in mezza Europa. Una versione ironica, con accenti di leggera, affettuosa e innocua dissacrazione.    Alla fine, tanto per dirne una, il Grande Iniziato Sarastro e la perfida Regina della Notte (una grande Petra Magoni) nemici mortali nella pièce del Salisburghese, si innamorano e ballano un torbidissimo mambo in una balera di Valparaiso. Mentre la dolce Pamina, sedotta
13 Gennaio 2011

LIBRI

Opera è l'esordio narrativo del grande musicologo Jean Jacques Nattiez. Dietro il giovane Pierre e il suo osteggiato amore per la cantante Sarah si sente tutto il mestiere dello studioso: ma fare il romanziere è tutt'altra musica


di Federico Capitoni

È sempre spiacevole dover bocciare il lavoro di qualcuno che si stima molto. Soprattutto se la persona in questione, il suo pensiero, sono stati alimento importante per la propria formazione. Jean-Jacques Nattiez è uno dei musicologi più famosi del mondo e, soprattutto, un semiologo profondo e autorevole. Il suo testo Il discorso musicale è una tappa obbligata per chiunque voglia studiare la semiologia della musica ma, diremmo, anche per chi ricerchi un indirizzo musicologico analitico e avanzato. Il saggista, lo studioso, non ha mai deluso.   Oggi (nel 1
11 Giugno 2010

TEATRO

L'opera di Alban Berg nella regia di Peter Stein delude i melomani più tradizionali, ma convince per potenza espressiva di musica e voci


di Sergio Buttiglieri

In fondo Carla Bruni non ha inventato nulla passando dal padre (il saggista Jean Paul Enthoven) al figlio (Raphael Enthoven) senza soluzione di continuità. Situazione che, in qualche modo, fa il verso alla glaciale scioltezza della Lulu di Weedekind, da cui Alban Berg trasse questa sua opera, che ha debuttato per la prima volta a Zurigo, in forma di frammento, nel 1937. Bisognò aspettare fino al 1979 per rivederla, questa volta in forma integrale, con un terzo atto postumo (il compositore muore nel 1935) risistemato e completato in maniera impeccabile da Friedrich Cerha: and&ogra
23 Aprile 2010

OPERA LIRICA

Isabella, la protagonista dell'Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, trionfa con l'astuzia su un mondo maschile guidato dai soli appetiti sessuali


di Igor Vazzaz

Caleidoscopica, brillante, vorticosa, L’Italiana in Algeri data sulle pregiate tavole del Maggio Fiorentino. E la città gigliata sancisce pure in questa stagione un legame privilegiato con una Catalogna d'allestitori visionari e coraggiosi: se nella precedente erano state le fantasie ipertecnologiche della Fura dels Baus a illustrare con scioccanti megaschermi la potenza di due quarti del Ring wagneriano (Siegfried e Götterdämmerung, diretti da Mehta), poco fa è stata la volta dell'indimenticabile capolavoro rossiniano, che ha usufruito della ludica crea
15 Marzo 2010

Recen-siti

Secondo il luogo comune opera e internet sono agli antipodi. E la recensione del sito di riferimento in Italia sembra confermarlo


di Marcello Garbato

Secondo la vulgata più in uso, l’opera lirica è “vecchia cultura”, un residuato bellico. Un mondo assurdo in cui, come diceva George Bernard Shaw, “il tenore cerca di portarsi a letto il soprano, ma c'è sempre un baritono che glielo vuole impedire”.  O, secondo il comico americano Leopold Fechtner, “un luogo dove un uomo viene pugnalato e, invece di morire, canta”. Pretendere che un ambaradan del genere, che in Italia è rimasto più indietro che all’estero, sia rappresentato nel world wide web in modo modern
30 Novembre 2009