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FILM

Il lungo e triste percorso che precede la perdita di una persona vicina. Nel caso di Roger è la vecchia governante Ah Tao, che si è occupata di lui quand'era piccolo e che ora tocca a lui accompagnare verso la fine. Una storia raccontata con passo lento e tocco delicato dalla regista della nouvelle vague hongkongese Ann Hui 


di Gianpaolo Fissore

Dall’Oriente arriva un nuovo, poetico film sulla partenza, sull’addio o, per quelli che ci credono, sull’arriverci. Se nel sorprendente Departures (di Yojiro Takita, 2008) il tema era il commiato, con al centro la commovente dedizione del protagonista alla cura dei defunti affinchè “partecipassero” alla cerimonia dell’ultimo saluto e lasciassero intorno a sè il ricordo migliore, in A Simple Life, Ann Hui, regista della nouvelle vague di Hong Kong, ci invita a compiere un passo indietro, anzi due, anzi molti. I passi lenti nel lungo percorso che
13 Marzo 2012

FILM

Il quasi-remake del coreano Hunyo (1960) è una commedia nera: la famiglia di un ricco uomo d'affari assume la giovane Euny per affiancare la vecchia governante nei lavori di casa. Im Sang-soo eredita, tra alti e bassila regia che fu di Kim ki-young. In sala da venerdì


di Sandra Petrignani

Chissà perché chiamano remake un film ispirato a un altro che lo precede solo per il tema in comune e qualche vaga citazione. Per accrescere curiosità? Per conquistare alla nuova pellicola i fedelissimi della prima?   Non credo che molti abbiano visto The Housemaid numero uno, che s’intitola Hanyo ed è un cult in Corea, girato da Kim Ki-young nel ’60. Più che a quel precedente, in realtà, Im Sang-soo, regista dell’attuale The Housemaid, si è ispirato alla Corea contemporanea, e lo spaccato che dà è talmente
25 Maggio 2011

FILM

E' un'opera visonaria e intrisa di tradizione quella del thailandese Lo Apichatpong Weerasethakul, vincitore del premio della giuria di Cannes diretta da Tim Burton. Per godervi il suo cinema dovrete sgombrare il campo da ogni aspettativa e permettergli di immaginare anche per voi


di Andrea B. Previtera

Cambiamo le regole: questa non può essere propriamente una recensione. Questa deve essere più che altro una guida. Una breve guida per affrontare Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti, riciclabile forse per una certa categoria di pellicole che se una volta erano confinate oltre remote barriere distributive, sempre più sono destinate a raggiungerci.   Lo scavalcamento di queste barriere ci porta in Asia. Ma un’Asia assai poco occidentalizzata: dimenticate Takeshi Kitano, Akira Kurosawa o persino Ang Lee. Qui stiamo parlando dell’Asia della campag
28 Ottobre 2010

FILM

In Vendicami l'ex rockstar Johnny Hallyday nei panni di un transfuga della mafia di Hong Kong che torna dall'Europa per rendere giustizia ai familiari uccisi. Il maestro del noir asiatico firma un lavoro onirico, che punta ai sensi più che alla ragione


di Marinella Doriguzzi Bozzo

L'inizio ti inchioda: un posto non ancora precisato del mondo, una cucina dove bollono pentole animistiche e sornione, il vapore che rende traslucida una vetrata grigia di pioggia da cui una madre benevola spia l'arrivo del marito e dei due figli, anatroccolati in impermeabilini gialli. Poi gli uomini scuri, gli spari, la donna che resiste e protegge, i bambini che hanno visto e vengono sacrificati. E Johnny Hallyday che s'avanza nero dall'Europa, espiando per sempre nel volto irriconoscibile la rockstar ossigenata che lo vide giovane. E fa una promessa, che è al tempo stesso di obbedie
27 Maggio 2010