Un Depardieu enorme e scapigliato presta volto (e corpo) alla Francia alienata di Sarkozy. Con il personaggio dell'easy rider sessantenne il film di Kervern e Delépine satireggia sui "nuovi mostri" della società, ma esagera con il grottesco. Da oggi in sala
di Andrea B. Previtera
Con il cinema francese, è sempre una questione di rubinetti. Da una parte quello di una visione laterale delle cose, della capacità di cogliere la poesia del quotidiano e trovare il surreale nel dettaglio. Dall’altra, quello del grotesque. E quasi sempre eccolì lì, aperti ambedue a cercare una miscela che non ci lasci sotto una doccia troppo calda o troppo fredda. Mammuth! Cinema francese in piena regola, rubinetteria spalancata a massimo regime e si salvi chi può, con il corpaccione di Gerard Depardieu - più dilatato che mai - a fare onor
L'eredità musicale degli zingari, dal flamenco a Franz Liszt
di Marco Dalpane
In questi giorni di massacro, intanto culturale, domani speriamo non fisico, varrebbe la pena che qualche dirigente scolastico o qualche assessore che abbia voglia di opporsi all’orrore della campagna scatenata contro i Rom da Sarkozy in Francia e subito ripresa in Italia da Berlusconi, Bossi e Maroni, facesse qualcosa per raccontare ai giovani nelle scuole e ovunque quale peso la cultura rom ha avuto e ha tuttora nella musica dell’occidente. Senza gli zingari, Goran Bregovic, i Taraf de Haidouks, la Kocani Orkestar e il flamenco, i Bratsch e quasi tutto quello che viene dai
In Welcome di Philippe Loiret c'è il dramma dei clandestini che dalla Francia sperano di approdare in Inghilterra, c'è il razzismo dei cittadini delatori. E c'è la storia di chi, per amore, impara a nuotare per attraversare la Manica
di Gianpaolo Fissore
Che sensazione si prova a vedere giovani uomini che dopo aver attraversato mezzo mondo sfidano la morte per autosoffocamento per eludere le ispezioni dei poliziotti di confine e il fiuto dei loro cani? Che sensazione si prova a vedere un minuscolo punto nero sbattuto tra le onde e le prore delle enormi navi da carico, sapendo che si tratta di un ragazzo che sfida il mare per attraversare il confine? Siamo al cinema e, anche se è fiction, il dramma è palpabile, per la tensione che anima il racconto per immagini e perché a ispirare il dramma rappresentato sullo schermo &egra