Dopo Rebetiko Gymnastas, il disco dedicato alla tradizione musicale ellenica, Capossela continua la sua discesa dall'acropoli con questo Tefteri - il quaderno dei conti in sospeso. E' un taccuino di appunti, che tiene la contabilità di un paese in crisi e insieme rinnova il racconto di una cultura e un'umanità antiche
di Marco Buttafuoco
Che bel libro, un po’ retrò, basato su appunti strappati ad un taccuino, secondo la lezione dei grandi viaggiatori del passato e di Bruce Chatwin. E’ un libro di viaggio, un diario poetico e una riflessione sui suoni impuri del ’900, dal Rebetiko, musica popolare della Grecia urbana, musica d’immigrati, importata nell’Ellade dai greci di Smirne scacciati dai Turchi nel 1922; “ quando si deve fuggire tutto il resto si lascia dietro. I beni e gli averi sono le prime cose ad andarsene con una catastrofe, una guerra, ma la musica rimane la cosa più
Ennesima celebrazione e, è il caso di dire, riesumazione del lavoro di Fabrizio De Andrè, questa volta in chiave orchestrale. La London Symphony Orchestra diretta da Geoff Westley suona le composizioni del cantautore. Cantano Franco Battiato, Vinicio Capossela e... Fabrizio De Andrè, in una discutibile performance post mortem
di Marco Buttafuoco
Confesso di essermi accostato a questo disco con numerosi pregiudizi. Trovo disdicevole utilizzare le voci di artisti morti ed incollarle con operazioni di sartoria elettronica a quelle di altri interpreti. Nella fattispecie mi sembrava che fosse inutile, se non offensivo, appiccicare alla musica e alla voce, esili ma evocative, di Fabrizio De Andrè la sontuosità di una grande orchestra sinfonica. Una cosa, mi dicevo, è reinterpretare l’opera di un grande artista secondo una sensibilità propria, tentare di rileggerla e di mostrarla sotto nuove luci, altra &egr
Era partito come "nuovo Paolo Conte", per diventare "il Tom Waits italiano". Poi aveva spiazzato tutti, fan e non, con Ovunque proteggi. Ora esce Marinai profeti e balene, disco-libro che si muove tra creature subacquee e letteratura marina. Un itinerario nelle profondità dell'oceano, ma soprattutto un viaggio nella testa di Vinicio
di Simone Dotto
Vent’anni di carriera valgono bene un viaggio premio. Da tanto è in circolazione Vinicio Capossela: due decadi in cui il pubblico sempre bisognoso di certezze l’ha conosciuto prima come “il nuovo Paolo Conte”, poi come il “Tom Waits italiano” poi ancora come il musico accompagnatore di Paolo Rossi - erano i tempi di Pop e rebelot e di Su la testa, i primi spiragli di celebrità mediatica. E quando finalmente qualcuno iniziava a chiamarlo cantautore, lui per ripicca sceglie di essere Vinicio Capossela. La vendetta si consumava nel 2006, con Ovunq
Suonatore di sousafono, una specie di basso tuba gigante, Mauro Ottolini propone un mix di stili: dal free jazz al liscio passando per funk e rock
di Marco Buttafuoco
Mauro Ottolini suona il trombone, il basso tuba e soprattutto il sousafono: si tratta di un poderoso strumento a fiato inventato da John Philip Sousa, compositore di marce militari americane, che grazie alla sua altezza serviva a far arrivare le note gravi alle prime file delle grandi marching bands. E proprio Sousaphonix si chiama l’ultimo notevolissimo lavoro del vulcanico strumentista veronese, a lungo trombonista nell’Orchestra dell’Arena. Ottolini è uno dei musicisti più rappresentativi di quest'epoca di libera mescolanza di generi e linguaggi. E&rsq