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ARTE CONTEMPORANEA

Un giro al Centro d'Arte contemporanea Luigi Pecci per confrontare due diverse esposizioni: la sezione toscana del Padiglione Italia, curata dal famoso critico d'arte, e la mostra sull'estetica rock Live! allestita con la consulenza di Luca Beatrice. In comune, l'attitudine a mettere insieme un'esagerazione di ingredienti diversi


di Riccardo Bonini

C’è qualcosa in comune tra le due esposizioni che attualmente trovano asilo presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato: Live! un percorso a tappe eterogenee attraverso la storia visiva del rock’n’roll da fine ’60 ad oggi e la sezione toscana del Padiglione Italia della Biennale, coordinato da Vittorio Sgarbi (leggi la nostra recensione).    Entrambi gli allestimenti, pur nella diversità di dimensioni e contenuto, sono figli di una medesima linea concettuale sbandierata a più riprese da entrambi i curatori (il gi&
26 Luglio 2011

ARTE CONTEMPORANEA

E' in mostra a Firenze la discussa opera For the love of God: un cranio del Settecento rivestito di diamanti, stimato più di cento milioni di dollari. Ecco perché non si tratta (soltanto) di una bieca operazione commerciale


di Riccardo Bonini

“Il teschio incrostato di diamanti di Damien Hirst simbolizza la vacuità dell’arte contemporanea, in sostanza i soldi più che il messaggio?”. “Cari miei, i soldi sono il messaggio” (Charles Saatchi)   Se un’opera d’arte divenga tale nel momento in cui viene creata o nel momento in cui viene venduta è un quesito che affascina e contrappone artisti, critici e operatori del contemporaneo. Qual è il fine ultimo a cui tende l'atto artistico? Jeff Koons, con il suo trash d’élite, e lo stesso Damien Hirst han
02 Febbraio 2011

MOSTRE

Il più quotato fra gli artisti viventi approda in Laguna per l'esposizione Death in Venice: sono presenti all'appello crocifissi, tele gotiche, teschi indiamantati e ogni possibile variazione sul tema del memento mori. Quel che manca, forse, è un po' di novità


di Chiara Di Stefano

  Damien Hirst, l’artista vivente più caro del mondo, è esploso negli Anni Novanta al seguito degli Young British Artists e del gallerista Charles Saachi ed è celebre per la sua controversa interpretazione del sempiterno tema del memento mori. Hirst ci ha abituati allo scandalo con i suoi animali conservati in formaldeide e con l’utilizzo di scheletri (Where Are We Going? 2000-2004) e infine con teschi umani tempestati di diamanti: For the Love of God, 2007 è stata l’opera più costosa di sempre messa all’asta e andata deserta cos
28 Giugno 2010

ARTE

Una mostra a Napoli suggerisce una nuova chiave di lettura dell'arte contemporanea


di Massimo Balducci

In questo periodo, Napoli è una città dominata dal Barocco. Intanto per la mega-mostra Ritorno al Barocco: da Caravaggio a Vanvitelli, distribuita in sei differenti sedi; e quindi per la complementare Barock al Madre (Museo d’Arte contemporanea Donna Regina), dedicata appunto ai legami ed alle analogie fra l’arte barocca e quella contemporanea. Insomma dove ti volti in città è tutto uno spuntare del Barocco in forme più o meno prevedibili, e se l’esposizione principale è fin troppo completa - tanto quasi da raschiare il fondo del bari
08 Febbraio 2010