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FILM

Nel misero sud del dopoguerra, un dodicenne di nome Salvatore e la sua passione per il cinema: la trama vi ricorda qualcosa? Ma non bastano né Maria Grazia CucinottaAlessandro Haber a salvare Un giorno della vita, opera prima di Giuseppe Capasso


di Andrea B. Previtera

Iniziamo questa recensione con un nome: Ugo Menegatti. Un nome che magari non vi dirà nulla, ma che va menzionato con sottolineatura doppia, perché sia tra i salvi. Perché sia salvato dalla mattanza incombente. Curatore della magnifica fotografia di Un giorno della vita, merita un raggio di sole tutto per sé. Poi, la pioggia torrenziale.    Il regista Giuseppe Papasso, in un'intervista dell'anno scorso, ci informava di aver scritto il soggetto di questo film "pensando a un film francese della Nouvelle Vague, I quattrocento colpi". Oggi scopriamo
14 Gennaio 2011

FILM MUSICALE

Dopo aver portato le favole calviniane a teatro, l'attore John Turturro ritorna sulle sue origini italiche e dirige una commedia musicale che omaggia la canzone partenopea. Ma che ne dicono gli "omaggiati"? Cediamo la parola a un inviato del luogo


di Dario De Marco

     Cchiù luntano me stai cchù vicino io te sento...   E' il distico iniziale di Passione, canzone napoletana del 1934 scritta da Libero Bovio e musicata da Tagliaferri e Valente. Sono parole d'amore per una donna, come usuale, ma potrebbero essere lette anche come espressione di saudade per una città, se messe in bocca a un emigrante di lungo corso. Perciò non abbiamo saputo resistere alla tentazione di prenderne uno di nostra conoscenza e cedere a lui la recensione di questa pellicola. Gli perdonerete una certa inflessione dialettale, che l
29 Ottobre 2010

SPECIALE LIBRI

Il catalogo di Adelphi su Irène Némirovsky, la più geniale scrittrice francese della prima metà del '900, morta a soli 39 anni ad Auschwitz, si arricchisce di un'altra opera: stavolta sulla coppia, e le brucianti passioni della gioventù che con il tempo diventano qualcos'altro


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Guardando le ormai ben 11 copertine dei libri di Irène Némirowsky, sin qui pubblicati da Adelphi, si viene subito catturati, prima ancora che dai titoli, da quei due accenti sulle vocali del nome e del cognome: uno grave ed uno acuto, così prossimi e così divaricati, come mani aperte su preghiere inesaudite, o allontanate pudicamente in un atto di confine fra la costernazione e lo stupore.   Perché stiamo parlando di una della più raffinate scrittrici francesi della prima metà dello scorso secolo, nata a Kiev nel 1903 e morta ad Auschwitz
12 Maggio 2010

FILM

In Cosa voglio di più Alba Rorwacher e Pierfrancesco Favino sono due amanti clandestini, travolti dall'attrazione sessuale e dalle continue spese che la loro situazione impone


di Marinella Doriguzzi Bozzo

La pellicola di Soldini - anche se preparata da lontano grazie ad un contesto di parenti, di amici, di lavoro, di palazzoni, di milanesità, eccetera - cerca di documentare, più che di filmare, la storia di una passione fedifraga, che scocca all’improvviso come bisogno carnale, mentre i vincoli al contorno - o meglio i classici ingannati - continuano le loro vite addosso ai due protagonisti, che sanno come reagire all’impulso, ma hanno dei problemi sul dove esercitarlo.   E qui scatta il primo equivoco del film. Perchè solo dopo molti e molti amplessi i du
10 Maggio 2010